Descrizione | |
«Come possiamo avere le idee giuste su ciò che va creduto con fede, se non abbiamo le idee giuste neppure sullo stesso atto di fede?», si chiedeva già Ugo di S. Vittore. In questo illuminante saggio di teologia fondamentale, Böttigheimer incentra la sua riflessione sull’atto di fede, allo scopo di elaborarne una teoria teologica sistematica, mettendo criticamente in discussione non solo il fatto di credere, ma la stessa fede. Il concetto di “fede” – estremamente ampio – risulta essere d’importanza determinante per la religione cristiana. Di solito si dice che essere cristiani equivale ad aver fede. Ma che cosa significa il termine “fede” in senso cristiano? Che cosa ci vuole per poter dire: Credo? La fede è solo un dono soprannaturale oppure è anche una faccenda razionale? Che cosa mantiene viva la fede? Quale ruolo svolge la chiesa nella fede? Fede e dubbio si escludono a vicenda? L’Autore risponde a queste e a molte altre domande fondamentali. Chiarisce il concetto cristiano di “fede” e si interroga sulle possibilità di una “mediazione” della fede. Nel farlo tiene conto dei dati biblici, della storia della teologia, delle tensioni confessionali e delle convergenze ecumeniche. Infine, partendo dalle questioni relative alla ragione, alla chiesa come comunità di fede e all’esperienza religiosa, elabora una teoria teologica sistematica dell’atto cristiano di fede, libero e responsabile. | |
Scheda creata Sabato 15 febbraio 2014 | |
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