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| L’inedito cardaniano qui pubblicato ha la forma di un dialogo tra due amici: Hieronymus conversa con Lucilius recluso in carcere. Dietro i due personaggi si profilano le figure reali di Cardano e di Lucillo Filalteo, che gli fu collega nello Studio pavese. Nel dialogo, redatto durante i processi intentatigli dall’Inquisizione, Cardano sintetizza la propria filosofia morale e il carcere diviene una metafora della condizione umana, che riflette il lucido disincanto del sapiente rinascimentale. | |
| A cura di | |
| Marialuisa Baldi, Guido Canziani, Eugenio Di Rienzo Testo latino e apparato filologico a cura di Cecilia Mussini e Angela de Patto | |
| Scheda creata Martedi' 2 dicembre 2014 | |
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Dati aggiornati a marzo 2015 
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