Descrizione | |
Un esordio sul tema dell’immortalità, una riflessione teologica sul concetto di sapienza e una lunga meditazione sull’esodo e sul suo significato permanente costituiscono l’architettura dei 502 versi che compongono il libro biblico della Sapienza. L’autore è un giudeo che vive nel mondo greco di Alessandria d’Egitto, teso ad ascoltare il contesto della cultura ebraica e dei suoi padri, ma ancor di più attento ai fermenti dell’ambiente culturale in cui vive, di cui fa affiorare la nobiltà e la potenza espressiva. Gli studiosi sono orientati a collocare la composizione del libro nel 30 a.C. Ci troviamo dunque di fronte,se non all’ultimo, almeno a uno degli ultimi libri dell’Antico Testamento. Con una spiritualità altissima, l’antico Israele offre questa specie di grande saluto al nuovo orizzonte che sta per schiudersi. Sommario I. L’umanesimo religioso della Sapienza. II. La speranza dell’immortalità beata. III. L’umanità nel grande giorno della visita. IV. U na teologia della sapienza. V. Meditazione poetica sull’Esodo. Bibliografia. | |
Scheda creata Sabato 20 febbraio 2016 | |
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