Descrizione | |
Le riflessioni che si sviluppano in questo libro transitano lungo i territori di confine tra l'educativo e il sanitario: il lavoro si rivolge a tutti gli operatori sanitari - ma anche a quelli dell'educazione - che costantemente si misurano con i pensieri e le azioni che compongono quella che viene definita l'esperienza immateriale della cura. Oggetto di particolare attenzione è l'epistemologia della cura sanitaria indagata nella prospettiva della complessità. Arrivare a comprendere se la medicina sia scienza oppure servizio; portare i medici e tutti gli operatori sanitari a elogiare il dubbio e l'umiltà nel corso del loro esercizio professionale che si dirige nella tensione tra la cura basatasull'EBM e quella basata sulla persona curata, sono alcune delle sfide che vengono raccolte. Vengono proposte alcune "buone pratiche pedagogiche" in sanità, in riferimento ai contributi di alcuni pedagogisti italiani che in questi ultimi anni si sono dedicati alla formazione del personale sanitario e allo sviluppo della corrente della pedagogia medica. L'opera presenta la prospettiva del problematicismo pedagogico di Giovanni Maria Bertin calata nei contesti sanitari. Le categorie dell'esperienza, dell'inattualità, del conflitto, del dialogo e dell'empatia, così come la possibilità di scegliere il proprio progetto di vita e di cura anche nella malattia, vengono analizzate con l'intento di promuovere la pedagogia dello scarto e della resistenza per sostenere il chirurgo, come il lo gopedista, la dietista, come l'infermiere o l'educatore professionale nel pensare alle questioni vitali che premono alle porte delle loro menti, in funzione, proprio, del loro esercizio professionale. | |
Scheda creata Venerdi' 8 aprile 2016 | |
© Libreria Campedèl - Piazza dei Martiri,27/d - 32100 Belluno - telefono +39.0437.943153 fax +39.0437.956904
Dati aggiornati a marzo 2018
* Offerta valida 30 giorni (fino ad esaurimento scorte)