Descrizione | |
La storia di una coraggiosa donna italiana "convertita" dai poveri e dai martiri del Salvador. Dopo una giovinezza felice a Torino, sposata a un salvadoregno, scopre come si vive in uno dei Paesi più poveri, sfruttati e violenti dell'America Latina. Gli incontri con monsignor Romero e con il gesuita padre Ellacuria all'Università Uca, entrambi martiri, uccisi dai sicari della destra reazionaria e padronale, gli undici anni di guerra civile, due spaventosi terremoti. Nominata nel 2001 "procuradora per la difesa dei diritti umani del Salvador", Beatrice Alamanni per sei anni lavorerà per il suo popolo d'adozione, senza badare alle molte minacce ricevute, per dimostrare che non bisogna mai rassegnarsi fatalisticamente all'idea che "la giustizia morde il piede di chi è scalzo". Non solo la cronaca di un impegno in prima linea (dal Rapporto sui desaparecidos al caso di Erlinda ed Ernestina e degli altri bimbi scomparsi) ma anche le sue riflessioni sul legame indissolubile tra diritti umani e Vangelo. | |
Scheda creata Giovedi' 13 luglio 2017 | |
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