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Bianchi Paola Andare per fortezze e citta Pubblicato da: Il Mulino Forte, fortezza, casamatta, rocca, bastione, cittadella: il paesaggio della penisola è ricco d’innumerevoli strutture difensive sopravvissute a secolari, talvolta millenarie, fasi di riadattamento e riutilizzo. In esse cogliamo il sedimento tutto italiano di architettura e storia militare, ma anche di scienza, arte, cultura e società. Dall’Orlando furioso al Deserto dei Tartari, tanti luoghi del nostro immaginario evocano queste fortificazioni. L’itinerario che ci propongono queste pagine spazia da costruzioni molto antiche (Castel Sant’Angelo) e medievali (San Leo, Castello Sforzesco) a fortezze spagnole (Castel dell’Ovo a Napoli), contro i pirati (Trapani e Ustica in Sicilia), alpine (Fenestrelle), risorgimentali (Gaeta, Peschiera), fino a quelle più recenti del Novecento. Sommario Un territorio densamente fortificato 1. Il tempo degli architetti-ingegneri San Leo: un «mirabile arnese di guerra» Il Castello Sforzesco di Milano: una rocca bifronte 2. Nelle guerre d’Italia Roma: un mausoleo contro i lanzichenecchi Firenze e le fortezze del duca-tiranno 3. L’Italia spagnola Napoli: Castel dell’Ovo e le sue leggende Il Finale: un sistema di forti tra il mare e l’Appennino 4. Presidi sul mare Da Venezia all’Oriente Malta: la fortezza dei monaci guerrieri Contro i pirati: Trapani, Ustica, Villasimius 5. Assedi, «discoli» e ribelli La cittadella di Torino: eroi, soldati, prigionieri Fenestrelle: mito e antimito di una prigione di stato 6. Nel Risorgimento Alessandria città militare Peschiera del Garda: prima e dopo il Quadrilatero Gaeta: un assedio alla fine degli antichi stati In attesa del nemico Dallo Chaberton al bunker Soratte | |
| L'autrice | |
| Paola Bianchi insegna Storia moderna nel l’Università della Valle d’Aosta. | |
| Scheda creata Sabato 13 aprile 2019 | |
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Dati aggiornati a novembre 2019
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