Descrizione | |
La non intelligenza artificiale. Come i computer non capiscono il mondo Autori e curatori: Meredith Broussard Traduttori: Jennifer Tiffany Nanetti Collana: scienza FA Argomenti: Argomenti di interesse generale - Argomenti di interesse generale Livello: Studi, ricerche Ricco di esempi tratti dall'esperienza lavorativa e personale di Meredith Broussard, il libro è come un viaggio compiuto con un caro amico. Le descrizioni delle hackathon e gli aneddoti sul mondo delle startup restituiscono genuinamente l'atmosfera che si respira in questi ambienti, catturando gli aspetti sociali e tecnici delle innovazioni tecnologiche e dando ad essi la concretezza di un contesto temporale e spaziale. Ci auguriamo che il libro possa catturare l'attenzione di un vasto pubblico, generico e accademico. Merita di diventare un classico, ma, soprattutto, merita di essere letto e discusso. Times Higher Education Il libro è una prima introduzione, diretta e necessaria, al problema d ei modi prevedibili - storicamente parlando - in cui l'IA e i big data tendono a deluderci... Broussard illustra chiaramente e con nettezza quanto siamo stati ingannati dal mito della febbre tecnologica, che si diffonde quando i tecnologi e persino interi settori della ricerca dimostrano di avere poca o addirittura nessuna responsabilità sociale. American Scientist In La non intelligenza artificiale, Meredith Broussard sostieneche il nostro diffuso entusiasmo per l'applicazione delle tecnologie d igitali a ogni aspetto della vita abbia condotto a un'enorme quantità di sistemi mal progettati. Siamo così ansiosi di fare tutto attraverso i computer - prenotare le vacanze, guidare, pagare le bollette, persino scegliere il partner - che abbiamo smesso di esigere che la tecnologia funzioni davvero. Broussard, di professione sviluppatrice software e giornalista, ci ricorda che ci sono limiti fondamentali a ciò che possiamo (e dovremmo) fare con la tecnologia. Con questo libro, ci offre una guida per comprendere il funzionamento interno dell'intelligenza artificiale e i suoi limiti esterni, lasciandoci un importante insegnamento: non dovremmo mai presumere che i computer siano in grado di dare sempre le risposte giuste ai nostri problemi. Mettendo in discussione quello che definisce il tecnosciovinismo - la convinzione che la tecnologia sia sempre la soluzione - Broussard sostiene che non è affatto vero che i problemi sociali siano inevitabilmente destinati a scomparire di fronte a un'utopica società di gitale. Per dimostrare la sua tesi, intraprende una serie di avventure nel mondo della tecnologia informatica. Sale su un'auto a guida autonoma che la porta a fare un giro che si rivelerà piuttosto pericoloso ("il futuro dei cyborg non è così imminente"); usa l'intelligenza artificiale per comprendere perché gli studenti di alcune high school americane non riescono a superare i test standard; utilizza il machine learning (apprendimento automatico) per cercare di prevedere quali passeggeri sono sopravvissuti al disastro del Titanic; tenta di migliorare il sistema di finanziamento delle campagne elettorali statunitensi costruendo un apposito software che monitorale spese dei candidati. Se comprendiamo i limiti di ciò che possiamo fare con la tecnologia, ci dice Broussard, possiamo fare delle scelte più avvedute per rendere il mondo migliore per tutti. Libreria Campedel Professionisti al vostro servizio | |
Scheda creata Giovedi' 5 dicembre 2019 | |
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Dati aggiornati a novembre 2020
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