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Un cofanetto con due opere fondamentali del più importante storico del fascismo. La monumentale biografia di Mussolini in versione multimediale con straordinari documenti ( 50 filmati dell'Istituto Luce, 350 biografie, un glossario,65 brani musicali, 1400 fotografie) e L'Autobiografia del fascismo, una raccolta antologica di testi curata ed introdotta dallo stesso De Felice negli anni 70 e da allora non più riproposta. Riproducendo i materiali che avevano segnato ascesa e caduta del regime, De Felice ha inteso fornire la visione diretta di una traiettoria storica: in altri termini, il fascismo non è sempre stato la stessa cosa e nell'arco dei suoi vent'anni - dai fasci di combattimento alla presa del potere, dalla costruzione del regime alla guerra, fino all'esperienza della Repubblica Sociale - ha cambiato pi£ volte la propria fisionomia e, con essa, il suo rapporto con gli Italiani Non esiste cioè "il fascismo", ma uno sviluppo storico del fascismo E ancora: il fascismo non si riassume nella figura di Mussolini Per quanto centrale e imprescindibile, ad essa vanno affiancate le voci non sempre consonanti dei mille gerarchi, dei molti intellettuali, della miriade di funzionari civili e militari che hanno corroborato e discusso la vita e le prospettive del regime: sono voci diverse che lasciano il segno di tendenze molteplici e spesso inconciliabili, che rimandano l'eco di velleità, convinzioni, stati d'animo non riconducibili a un sordo monolite Non era un'operazione scontata né indolore quella di De Felice in quegli anni; né ha perso senso e vigore oggi Da questa raccolta preziosa di documenti emerge infatti un fascismo che parla mediante le sue stesse voci: in questo senso è un'autobiografia Coloro che parlano e scrivono in queste pagine sono tutti fascisti: ma quante differenze fra loro E quanti cambi di tonalità nel corso del tempo Infine, questa è un'antologia firmata: porta pur sempre l'impronta di chi l'ha organizzata, di chi ha scelto il documento, di chi ha valutato che una fonte fosse pi£ significativa di un'altra Ô un pezzo costitutivo della storiografia di De Felice, del suo modo di intendere la ricerca e di interpretarne il suo oggetto Nell'intento di dimostrare l'"oggettiva" multiformità del fenomeno fascista, De Felice ci lascia il segno "soggettivo" del suo modo di fare storia | |
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