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GALASSO
CROCE E LO SPIRITO DEL SUO TEMPO
GALASSO, CROCE E LO SPIRITO DEL SUO TEMPO
GALASSO, CROCE E LO SPIRITO DEL SUO TEMPO
Autore:
GALASSO
Titolo:
CROCE E LO SPIRITO DEL SUO TEMPO
Descrizione:
Editore:
Laterza
Data di edizione:
settembre 2002
Pagine:
584
Dimensioni cm.:
ISBN13:
978884206767.
Codice:
152037
Collana:
0
Prezzo:
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Dati aggiornati a settembre 2002
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Lingua
Italiano
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Anche se l'autore, Giuseppe Galasso, prova imbarazzo dinanzi alle celebrazioni ufficiali, la riedizione, dopo dodici anni, del suo libro su Benedetto Croce ( Croce e lo spirito del suo tempo , editore Laterza, 576 pagine, 35) pare opportuna, ricorrendo il cinquantenario (20 novembre 1952) della morte del nostro maggior uomo di cultura di tutto un secolo. Galasso riprende le fila di uno studio durato decenni e nella postfazione ne tira le somme. Di Croce occorre finalmente cogliere la forza di pensiero e la costante volontà di renderlo sempre nuovo, contro gli schematismi di antichi critici che lo volevano ingessato in un "sistema" vecchio e inutile. Eppure in Terze pagine sparse Croce aveva scritto: "Io non so se i miei lettori si siano avveduti che una sorta di repugnanza e come una paura del ridicolo di me con me stesso mi ha preso nel parlare di un mio sistema...io non do alla parola sistema nessuna dignità sull'altra del semplice pensare". Nota Galasso: "Un Croce più sofferto e vicino, più dinamico e reattivo era, insomma, quello che mi si era configurato nel lungo studio...", iniziato fin dagli anni giovanili. Per tanti Croce fu "meno filosofo" di Gentile, mentre la storia culturale di questi anni non ha fatto altro che mostrare quanto errato fosse questo giudizio. In Gentile trionfava un'antica ambizione di "reductio ad unum" del pensiero, in Croce una moderna ansia di continuo rinnovamento, quella della tradizione umanistica, secondo una forte tensione conoscitiva, "intentio cognoscentis in cognoscibile". E l'ultimo Croce, quello della "vitalità", è il coronamento di un'intera vita di appassionata ricerca, ma anche la traccia continua di ogni suo sforzo filosofico. Galasso ne scrive con molta onestà: "Se un appunto dovessi rivolgere alla mia ricostruzione della vicenda filosofica di Croce, sarebbe, perciò, dovuto proprio allo scrupolo di non aver dato abbastanza rilievo a questo aspetto significativo e costruttivo dell'ultimo Croce". Infatti il pensiero crociano si atteggia subito come pensiero della vita: "Nella considerazione storica crociana rientrava...tutto il complesso della vita civile, in cui già istituzioni, leggi, forze o interessi e altri elementi della sfera dell'utile sono considerati nella loro avvenuta o non avvenuta conversione in etica". Ecco dunque, commenta Galasso, che quello crociano è "un percorso che va dall'etica all'etica". L'etica è centrale in tutta la filosofia di Croce ed è bene ricordarlo ora, momento in cui se non c'è irrisione c'è indifferenza diffusa verso i valori morali, come se in una semplificazione, ingenua o voluta, esistessero valori che prescindono da o superano quelli morali. Rileggere oggi Croce, oltre che doveroso, è anche utile perché le radici della nostra cultura sono fortunatamente ancora solide e il colloquio con i classici può dare molto a tutti noi. Ricordiamo una sua lettera del 1947, epoca in cui fervore e speranze scuotevano e illuminavano tanti animi, volti alla ricerca di nuovi spazi politici e all'impegno di ricostruire il Paese. In essa si ragiona di tutte queste idee e però si avverte: "L'unico rimedio che lo spirito umano possiede e al quale si rivolge spontaneamente è di mantenere e rinvigorire in sé il principio armonizzatore, la vita morale". Giuseppe Galasso conclude la sua opera: "I motivi di pensiero e di riflessione sui quali Croce si travagliò nella sua lunga attività intellettuale non furono chiusi nell'orizzonte del suo tempo, bensì, insieme con quel tempo, aperti al futuro di oggi e di domani. Ne è una riprova la possibilità di un continuo riaprirsi del discorso critico e storico su Croce e sul suo pensiero lungo assi e percorsi tematici ed ermeneutici diversi. Lo si è ricorrentemente sperimentato in relazione al pensiero etico-politico, ai rapporti di Croce col mondo culturale europeo, al problema religioso, ai temi della retorica e della letteratura". E in tutti questi studi e ricerche sull'intero corpus crociano emerge, afferma Galasso, "la permanente fecondità di un classico". GIANCARLO LUNATI, Corriere della Sera, Cultura

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