Attraverso la rielaborazione di una memoria personale troviamo il racconto di un'infanzia ed insieme un'importante pagina della nostra storia.

Le avventure ed i sentimenti di un ragazzo cresciuto in una famiglia contadina aprono una finestra su tradizioni e valori caratteristici della nostra cultura. La vita rurale, scandita dai ritmi naturali, rimane al di fuori del tempo e porta con sé un mondo fatto di abilità, di lavoro e di rapporto vivo con la natura, oltre alle molte esperienze che, oggi come un secolo fa, possono qualificare il valore delle relazioni umane.

"Uno spaccato prezioso in cui microstoria e macrostoria arrivano a toccarsi, offrendo una vasta gamma di spunti di riflessione, personale e collettiva.
Un testo da leggere ma anche da rileggere sotto la luce sempre diversa della storia, della cultura, della vita quotidiana, del paesaggio, umano e fisico, di un territorio che è cambiato troppo in fretta. Un'occasione per riflettere, con gli occhi bene aperti".

Dall'introduzione di Marco Perale