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L'ottavo giorno non è un tempo, ed è tuttavia "il tempo" sempre tacitamente presente, necessario a vivere il senso di un frangente che è vita, la più fonda, la più vera Parallelo al silenzio, contiene tutto l'ineffabile, ma insieme avvolge ogni parola, la sua anima, ogni evento, ogni passaggio L'ottavo giorno è la fine, la consumazione, la trasfigurazione, e insieme il principio, l'origine, la bellezza e l'incanto, la pienezza e il vuoto che la fa risaltare Così, "le grandi decisioni si prendono fin dall'infanzia, quelle che orientano il corso degli astri e l'andamento dei sogni Esse nascono da tutto e da niente Nascono dall'indigenza improvvisamente manifesta del tutto della vita A sette anni, l'anima è già condotta al suo termine, arrotolata nella propria assenza, come i petali d'una rosa, amorosamente ripiegati sul vuoto al loro centro Questa rivelazione dell'abisso la completa, conferendole l'amarezza d'un profumo oscuro che l'impregnerà fino all'ultimo dei suoi giorni Il fulmine della vecchiaia coglie così l'infanzia nel bel mezzo dei suoi giochi Il bagliore d'un sapere la cui luminosità si prolungherà fino all'ultimo istante Quelle cose sono mute" ""La cosa strana è in fondo che la grazia ci raggiunge quando tutti i nostri sforzi tendono a renderci inaccessibili La cosa strana è che - con il favore di un'attesa, d'uno sguardo o di un riso - talvolta abbiamo accesso a quell'ottavo giorno della settimana, che non comincia né si esaurisce in nessun momento Io vivo nella speranza di cose simili, e sotto questa luce scrivo, gustando la bellezza dei giorni che se ne vanno" | |
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