Descrizione | |
Il 10 dicembre 1943, su ordine di Armando Rocchi, capo della Provincia di Perugia, fu fatto affiggere a Spoleto e in altri comuni della Valnerina e del Nursino un bando in cui si invitava "il capitano del disciolto esercito Ernesto Melis, comandante di una banda di ribelli" che operava nei territori di Sant'Anatolia di Narco e di Poggiodomo "a presentarsi entro 48 ore al più vicino Comando dei Carabinieri", con avvertimento che in caso contrario o, comunque, in caso "di attentati da parte della sua banda in
danno di militari tedeschi" sarebbero stati adottati per rappresaglia gravi provvedimenti a carico dei suoi famigliari tenuti in ostaggio. Quel manifesto fece di Melis e della sua banda un mito. Sulle montagne tra Visso e Norcia tutti parlavano di questo comandante di "ribelli" come di un'inafferrabile e invincibile primula rossa. | |
Scheda creata Lunedì 1 aprile 2013 | |
La collana Testimonianze cronaca e storia | |
Testimonianze fra cronaca e storia-1939-1945: Seconda guerra mondiale |
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