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NICOLETTI GIANLUCA
Una notte ho sognato che parlavi
NICOLETTI GIANLUCA, Una notte ho sognato che parlavi
Autore:
NICOLETTI GIANLUCA
Titolo:
Una notte ho sognato che parlavi
Descrizione:
Cosi ho imparato a fare il padre di mio figlio autistco
Editore:
Strade Blu
Data di edizione:
febbraio 2013
Pagine:
177
Dimensioni cm.:
14,6x20,2
ISBN13:
9788804626282
Codice:
258017
Collana:
strade blu non fiction 0
Prezzo:
Disponibilità:
* Offerta valida 30 giorni (fino ad esaurimento scorte)
€ 14.03
PRODOTTO ESAURITO: non disponibile
Dati aggiornati a febbraio 2013
0 - 195 1465
Lingua
Italiano
Allegati:
Non disponibile
NON DISPONIBILE

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Descrizione
Queste pagine narrano la storia quotidianamente e banalmente vera di Tommy, un simpatico e riccioluto adolescente autistico.
E del suo straordinario rapporto con il padre, Gianluca Nicoletti.
Di un bambino che a tre anni era tanto buono e silenzioso - forse persino troppo - e di suo padre che, quando un neuropsichiatra sentenziò: «Suo figlio è attratto più dagli oggetti che dalle persone», non trovò tutto ciò affatto strano. (In fondo, era stato così anche per lui: aveva cominciato a parlare tardissimo e ora si guadagnava da vivere proprio parlando; quindi, prima o poi, pure Tommy avrebbe iniziato a farsi sentire.) In seguito, con l'arrivo dell'adolescenza, le cose in famiglia improvvisamente cambiarono: quel bambino taciturno diventa un gigante con i peli, forzuto, talvolta aggressivo, spesso incontrollabile, e Gianluca, chiamato in causa dalla moglie sconfortata, si scopre - suo malgrado - un genitore felicemente indispensabile.

«Il padre di un autistico di solito fugge. Quando non fugge, ne l tempo lui e il figlio diventano gemelli inseparabili.
Tommy è la mia ombra silenziosa» scrive Nicoletti.

«È un oracolo da ascoltare stando fermi, e senza troppo arrabattarsi a farlo agitare sui nostri passi. Molto più interessante è respirarlo e cercare di rubare qualcosa del suo segreto d'immota serenità.»

E allora ecco il racconto dolceamaro, sempre franco e disincantato, di un piccolo universo quotidiano, fatto di impegnative (per il padre che deve pedalare per due) e piacevoli (per il figlio che va a rimorchio) gite in tandem su e giù per Roma, di meno piacevoli visite negli uffici della Asl per ottenere un permesso di parcheggio per disabili irragionevolmente negato, di acrobatiche organizzazioni famigliari per conciliare lavoro- scuola-terapie-svago (districandosi fra deliziose insegnanti di yoga, esperti di ippoterapia, demotivati insegnanti di sostegno, svogliati operatori sociosanitari), e poi di risse verbali per un posto a sedere in autobus, di quesiti su come gestir e la nascente (e prorompente) sessualità di Tommy e su come affrontare «un domani» il suo futuro. Perché l'autismo - di cui si sa ancora pochissimo - non è un disturbo infantile: dall'autismo non «si guarisce».

Una notte ho sognato che parlavi è dunque un memoir ironico e commovente, talvolta struggente, spesso allegro, e insieme un libro-verità che racconta con grande coraggio una patologia, troppo spesso rappresentata in modo fantasioso e iperbolico, oggi diffusissima.

E, cosa che non molti sanno, una vera e propria emergenza sociale, la prima causa di handicap in Italia.
Scheda creata Lunedi' 1 aprile 2013
La collana strade blu non fiction

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