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MAGNAGHI - SALA
Il territorio fabbrica di energia
MAGNAGHI - SALA, Il territorio fabbrica di energia
Autore:
MAGNAGHI - SALA
Titolo:
Il territorio fabbrica di energia
Descrizione:
Un progetto integrato sperimentale
Editore:
UTET Libreria
Data di edizione:
agosto 2013
Pagine:
128
Dimensioni cm.:
16x24
ISBN13:
9788867501564
Codice:
263117
Collana:
architettura edilizia 0
Prezzo:
Disponibilità:
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Dati aggiornati a agosto 2013
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Lingua
Italiano
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MAGNAGHI - SALA, Il territorio fabbrica di energia, UTET Libreria in campedel.it
Descrizione
Questo libro manda un messaggio semplice: il territorio, messo al lavoro come mix di risorse energetiche peculiari ai patrimoni territoriali di ogni luogo in forme autoriproduttive, rispettose del paesaggio e dell’ambiente, produce di più e in forma durevole, rispetto ai territori martoriati da distese infinite di croci eoliche sulle colline o da campi sepolti da fredde distese pannellate; grandi impianti che occupano immense superfici e lasciano a comuni e contadini briciole del profitto che vola lontano.

Abbiamo provato a tracciare un altro percorso per la green economy rispetto a quello guidato dal profitto d’impresa delle multinazionali avendo come orizzonte l’autogoverno degli abitanti e produttori delle bioregione e lo sviluppo locale autosostenibile.

Abbiamo fatto un esperimento sul territorio di Prato Perché non far convergere nelle zone industriali in crisi una parte consistente della produzione energetica? Biomasse dai boschi con centrale a biogas, miniydro dal fiume e dalle derivazioni delle antiche gualchiere, fotovoltaico e microeolico sui tetti delle industrie.

La ricerca ha esteso questo embrione sperimentale a tutto il territorio provinciale, riqualificando e occupando l’immensa distesa di tetti industriali (pieni di amianto) dei macrolotti industriali impedendo la sottrazione di suolo agricolo; valorizzando anche in senso energetico le produzioni del parco agricolo muntifunzionale; estendendo il minyidro al corso del Bisenzio e al reticolo artificiale storico dei mulini, delle derivazioni industriali e delle gore; riutilizzando le potature delle viti e degli olivi; recuperando i tessuti esausti del ciclo tessile; limitando l’eolico a aree coerenti con la valorizzazione del paesaggio e cosi via. Il principio è chiaro: tutto il territorio è messo al lavoro valorizzandone le peculiarità patrimoniali sia per il risparmio energetico, sia per il mix di produzione energetica la cui composizione è specifica delle potenzialità energetiche di ogni micro regione e coerente con la valorizzazione del patrimonio territoriale : campi agricoli multifunzionali, paesaggi rurali storici, qualità urbana e dei sistemi fluviali e cosi via.

Questo metodo può essere esteso a tutto il territorio regionale facendone una grande rete di “fabbriche di energia”, verso la sovranità energetica, senza peraltro creare criticità ambientali e paesaggistiche, consumo di suolo agricolo, sfruttamento esogeno delle risorse patrimoniali locali.

STRUTTURA Superare la green economy delle multinazionali
-Verso la produzione locale dell’energia: autogoverno e sovranità energetica

-Mettere in valore il patrimonio territoriale della bioregione:
- integrare le potenzialità energetiche elevando la qualità ambientale e paesaggistica
-Il progetto della Provincia di Prato: dalla crisi del tessile a “fabbriche di energia”
-Il progetto energetico integrato: dai campi alle officine, dagli oliveti alle gore, ai fiumi, dal parco agricolo agli scarti del tessile: il patrimonio territoriale è inesauribile

-Le fonti energetiche del territorio:
i tetti dei capannoni industriali, i mulini, i fiumi, le derivazioni, le gore;
le reti corte del parco agricolo, le produzioni per la bioedilizia;
i tessuti esausti del tessile; le potature degli ulivi e delle viti; le biomasse dei boschi;
 i rifiuti solidi urbani ;
un po’ di vento nascosto fra le montagne
-La produzione energetica potenziale del patrimonio territoriale messo al lavoro
-Il progetto sperimentale pratese: peculiarità e unicità dei mix energetici locali

-L’integrazione dei mix energetici locali a livello della regione Toscana:
produzione alta, costante, durevole;
 bassa criticità ambientale e paesaggistica;
elevato ritorno economico al territorio, diminuizione dell’impronta ecologica;
forte crescita della cittadinanza attiva e delle forme di autogoverno.
Scheda creata Lunedi' 28 ottobre 2013
La collana architettura edilizia
Atrchitettura edilizia sostenibilità
Progettazione ambientale sostenibile

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