Descrizione | |
Quando Benedetto Musolino redige "Gerusalemme ed il popolo ebreo", il Meridione è ancora sotto il controllo dei Borboni.
A Roma c'è ancora la vergogna del ghetto in cui gli ebrei sono obbligati a risiedere. E però ormai solo una questione di anni. Nel qui e ora, in Italia come nel resto d'Europa, ciò che più sembra contare è la fine dell'asservimento giuridico e sociale a un ordinamento abietto che li relega ai margini della vita sociale e culturale. L'idea del ritorno non avviene nel vuoto ed è silenziosamente operante. Il progetto per una rinascita nazionale ebraica nella Terra dei padri è nella visione geopolitica dell'autore funzionale alla politica imperiale britannica. L'empatia con cui ne parla oltrepassa l'orizzonte geopolitico in cui è inserito. La rinascita nazionale ebraica è per Musolino un atto politico moralmente dovuto. Con toni lirici e biblici egli non esita ad appellarsi ai diretti interessati perché si destino "dal lungo sonno" perché è finalmente giunto il tempo di "operare". Scritto nel 1 851, mezzo secolo prima che il padre fondatore del movimento sionista, Theodor Herzl, desse alle stampe Lo Stato ebraico, il libro di Musolino è stato pubblicato nel 1951 per iniziativa dell'Unione delle Comunità israelitiche italiane. Ormai introvabile da decenni, riproponiamo adesso questa opera in edizione integrale, con un saggio introduttivo di David Meghnagi. | |
Scheda creata Sabato 15 febbraio 2014 | |
Guarda anche I libri dell'editore Libri Liberi Gli scaffali di Scienze sociali I libri di Storia e storiografia I libri di Politica |
|
© Libreria Campedèl - Piazza dei Martiri,27/d - 32100 Belluno telefono +39.0437.943153 fax +39.0437.956904 e-mail info@campedel.it |