Descrizione | |
Le immagini violente di Dio occupano molte pagine della Bibbia e, tuttavia, suscitano stupore poiché sembrano contrastare con l eredità della tradizione teologica cristiana. Il disorientamento obbliga a ripensare la prospettiva con la quale ci si accosta al testo e l analisi delle sue modalità espressive.
In che modo e in che misura è possibile superare la distanza temporale e culturale che ci separa dalla pagina biblica? Qual è l utilità di comprendere narrazioni tanto distanti dalla sensibilità religiosa contemporanea? L analisi di tre brani poetici (Esodo 15, Giudici 5 e Abacuc 3) consente di fare emergere un immagine divina complessa, non «monolitica», non riducibile a un attributo dominante, che costringe a ricollocare la questione della violenza divina dal centro a una posizione meno cruciale, ma comunque sintomatica, dell'esperienza di Dio testimoniata dagli autori biblici. Sommario Introduzione. I. La violenza divina. II. Esodo 15,1-21. III. Gdc 5,1-31. IV. Ab 3,1-19. V. Conclusioni. Bibliografia. | |
Scheda creata Martedi' 2 dicembre 2014 | |
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