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HEINZ MENKE KARL
Sacramentalita'
HEINZ MENKE KARL, Sacramentalita
Autore:
HEINZ MENKE KARL
Titolo:
Sacramentalita'
Descrizione:
Cosa vuol dire essere "cattolico"?
Editore:
Queriniana
Data di edizione:
febbraio 2015
Pagine:
378
Dimensioni cm.:
16x23
ISBN13:
9788839904720
Codice:
273516
Collana:
Biblioteca di teologia contem. 172
Prezzo:
Disponibilità:
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Italiano
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HEINZ MENKE KARL, Sacramentalita', Queriniana in campedel.it
Descrizione
Cosa vuol dire essere “cattolico”?
Vuol dire praticare i sette sacramenti che accompagnano l’uomo dalla culla alla tomba, o affidare la propria salvezza a una gerarchia piuttosto che a novene, indulgenze e pellegrinaggi?
No, questa sarebbe una caricatura.
In realtà, il cattolicesimo non è una determinata dottrina cristiana né, tantomeno, una data organizzazione religiosa. Il cattolicesimo è un certo modo di vivere e di pensare il cristianesimo. È viverlo e pensarlo in termini di sacramentalità.

La sacramentalità, ossia la forma di pensiero sacramentale, è l’essenza del cattolicesimo: questa la tesi centrale del libro.

Se il cattolicesimo sta o cade con la sacramentalità – che, si badi, è ben di più del rozzo sacramentalismo – è indispensabile mettere a fuoco che la mediazione sacramentale poggia sulla distinzione (non sulla identificazione) fra il piano visibile e il piano invisibile, pur ritenendoli inseparabili. L’autorità di Cristo e l’autorità del ministero apostolico, la verità in sé e il dogma che la indica sono come il significato e il significante in un simbolo: distinti, ma inseparabili.

Ecco perché la chiesa cattolica concepisce come sacramento non solo i suoi sette atti fondamentali, ma pure se stessa.
Karl-Heinz Menke prosegue però oltre.
Se davvero l’essenza del cristianesimo va individuata nel principio di sacramentalità, allora bisogna riconoscere che al centro più intimo dell’identità cattolica, negli ultimi decenni, sono state inferte de lle ferite più profonde di quelle dei tempi della Riforma protestante e dell’Illuminismo europeo.
E questo soprattutto per due motivi: in ragione della cosiddetta postmodernità, qui intesa nella sua complessità; e anche a motivo di un ecumenismo irenico e superficiale, che chiude gli occhi di fronte alla differenza fondamentale esistente fra le confessioni cristiane.

La riflessione di Menke a proposito di questa sacramentalità sotto attacco (e a volte incrinata) non si limita al piano teorico e ideale, ma tocca anche temi di spinosa attualità.

Si possono accogliere a cuor leggero le aperture di chi chiede di ammettere le donne al sacerdozio, di chi riduce l’eucaristia a banchetto conviviale, di chi relativizza l’indissolubilità del matrimonio e di chi vorrebbe trasformare la “chiesa dall’alto” in una “chiesa dal basso”?

Chi non riconosce nella sacramentalità l’essenza del cattolicesimo, risponderà di sì e non vedrà in questo alcun rischio di perdere la propria identi tà.

Il libro sostiene invece la concezione opposta: in termini, se necessario, volutamente provocatori.
Scheda creata Giovedi' 19 febbraio 2015
La collana Biblioteca di teologia contem.
Biblioteca di teologia contemporanea

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