Descrizione | |
La questione del rapporto tra Chiesa cattolica e mafia è una ferita aperta. E non è non parlandone o minimizzandola che se ne può guarire. La posta in gioco, scrive Rosario Giuè, è la stessa credibilità della Chiesa italiana nell'annuncio del Vangelo nel Paese. Per questo è necessario indagare su quale è stato l'atteggiamento dell'Episcopato italiano, massima istituzione ecclesiale italiana, di fronte al potere mafioso in vista di una generosa testimonianza, come direbbe papa Francesco, di "Chiesa in uscita
". Sommario 1 - Quando la mafia non era un problema prima e dopo il Concilio 2 - La rimozione della questione mafiosa sull'altare dell'unità politica dei cattolici 3 - L'impegno civile e pastorale del Cardinale Pappalardo 4 - Dalla lucida analisi dell'episcopato campano al documento nazionale Chiesa Italiana e Mezzogiorno 5 - La rimozioni delle stragi di Capaci e Via d'Amelio 6 - La denuncia di Giovanni paolo II nella valle dei templi e l'uccisione di Don Giuseppe pugliesi e Don Giuseppe Diana 7 - Dal convegno di Palermo a quello di Verona 8 - Si muore perché si è lasciati soli 9 - Il documento Per un Paese solidale. Un'occasione mancata? 10 - Il vangelo di liberazione e il potere mafioso 11 - Nel cammino segnato da papa Francesco | |
Scheda creata Venerdi' 27 novembre 2015 | |
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