Descrizione | |
Per la prima volta sono qui tradotti, introdotti e annotati i testi biografici più antichi scritti in greco riferiti a Pacomio e ai suoi discepoli: la Prima vita greca, i Paralipomeni, l’Epistola di Ammone e l’estratto sui pacomiani dalla Storia lausiaca di Palladio. Questo corpus di testi permette la conoscenza di Pacomio (292 ca-346), spesso definito come il “fondatore del monachesimo cenobitico” (da coenobium, “comunità”). Pacomio può non aver inventato il monastero come tale, ma fu certamente un pioniere e un genio organizzativo.
Al momento della sua morte si trovava alla testa di una confederazione di nove monasteri maschili e due femminili, in cui abitavano centinaia, forse migliaia di monaci. L’opera da lui realizzata gli procurò una fama internazionale, e le regole da lui composte furono un modello per i legislatori monastici successivi (da Basilio a Benedetto e Agostino). | |
Scheda creata Mercoledi' 10 febbraio 2016 | |
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