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REDAELLI RICCARDO
Islamismo e democrazia
REDAELLI RICCARDO, Islamismo e democrazia
Autore:
REDAELLI RICCARDO
Titolo:
Islamismo e democrazia
Descrizione:
Editore:
VITA E PENSIERO
Data di edizione:
ottobre 2015
Pagine:
101
Dimensioni cm.:
ISBN13:
9788834329894
Codice:
301129
Collana:
0
Prezzo:
Disponibilità:
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Dati aggiornati a ottobre 2015
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Italiano
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REDAELLI RICCARDO, Islamismo e democrazia, VITA E PENSIERO in campedel.it
Descrizione
Islamismo e democrazia è un libro su temi attuali e brucianti. Mai come ora è necessario conoscere, e conoscere culture diverse dalla nostra. Il volume di Riccardo Redaelli - l’ultimo de "Le nuove bussole" - si propone proprio come una guida per affrontare l’attuale situazione geopolitica del Medioriente sotto la giusta prospettiva.

Proprio in questi giorni in Iran, in seguito all’accordo raggiunto con gli Stati Uniti, sta iniziando lo smantellamento degli impianti nucleari e, di conseguenza, si avvicina la fine dell’embargo. Questo processo è da seguire con grande attenzione. Ecco il parere di Redaelli uscito su Panorama:

«A breve l’accordo (Jpoa) non produrrà effetti benefici a livello regionale. L’ostilità saudita contro Teheran accentuerà la contrapposizione sciiti-sunniti. In Iran, gli ultrà vigileranno per impedire ricadute in tema di maggiore libertà, mentre i pasdaran cercheranno di ridurre l’apertura dell’economia, dato che ora ottengono enormi guadagni grazie alle sanzioni. Ma se si eviteranno trappole, nel lungo termine un Iran meno isolato rafforzerà la lotta al terrorismo e lo spingerà a politiche meno ambigue. Noi non possiamo che trarre giovamento dall’accordo».

Dunque un parere parzialmente ottimista. Tuttavia gli accordi non bastano. Per l’Occidente è necessario comprendere a fondo almeno alcuni punti della cultura islamica senza pregiudizio o delusione, come quella causata dal fallimento delle primavere arabe.
Tra questi il primo è che la religione islamica non è una realtà monolitica, bensì storicamente diversificata secondo etnie, culture e regioni.
Il secondo punto è che i concetti di democrazia e di Stato nazionale basati sul concetto di libertà individuale risultano difficilmente applicabili nelle società islamiche perché estranei alle loro tradizioni.
È invece la rivelazione coranica il fondamento dei loro sistemi politici e statuali, pur se in declinazioni molto diverse. A complicare il quadro concorrono le esperienze di (teo)democrazia islamica finora deludenti e che spesso hanno addirittura finito per dividere e polarizzare quelle società. Nel frattempo le visioni radicali e militanti hanno rinverdito il mito del califfato islamico sulle ceneri degli Stati nazionali moderni, favorendo l'affermazione di movimenti inclini all’uso di una violenza brutale, come nel caso dei gruppi che predicano il jihad armato su scala globale.

L’affresco che Redaelli tratteggia non è dunque affatto semplice. Ma non deve spaventare, e deve essere affrontato, soprattutto nell'ottica della determinante domanda sulla possibilità dell'effettivo rapporto tra Islam e democrazia.
Domanda sempre più cruciale per l’Occidente.
Scheda creata Lunedi' 27 novembre 2017

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