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CONDEMI E SAVATIER
Mio caro Neandertal
CONDEMI E SAVATIER, Mio caro Neandertal
Autore:
CONDEMI E SAVATIER
Titolo:
Mio caro Neandertal
Descrizione:
Trecentomila anni di storia dei nostri fratelli
Editore:
Bollati Boringhieri
Data di edizione:
febbraio 2018
Pagine:
211
Dimensioni cm.:
14x21
ISBN13:
9788833929477
Codice:
303344
Collana:
Nuovi saggi Bollati Boringhier 46
Prezzo:
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Lingua
Italiano
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CONDEMI E SAVATIER, Mio caro Neandertal, Bollati Boringhieri in campedel.it
Descrizione
I veri europei, gli autoctoni del nostro continente, sono i neandertaliani. Sono loro che si sono adattati al clima rigido della penisola europea durante le glaciazioni e che sono fioriti nel relativo tepore dei periodi interglaciali. I Sapiens - africani e tropicali - hanno a lungo evitato le nostre terre inospitali, dove sono approdati molto tardi.
Eppure, Neandertal (Homo neanderthalensis) ha la fama del bruto; qualcuno ancora crede che fosse un «uomo delle caverne», un antenato ottuso e animalesco dal quale ci saremmo in seguito evoluti noi, raffinati e longilinei. Niente di più sbagliato.
La paleoantropologa Silvana Condemi e il giornalista scientifico François Savatier hanno scritto questo libro proprio per raccontarci in modo chiaro e semplice la sua storia.
Com'era fatto dunque l'uomo di Neandertal?
Che aspetto aveva?
Come viveva?
A queste domande, grazie al gran numero di fossili rinvenuti in un secolo e mezzo di scavi e grazie alle nuove tecniche di studio, oggi sappiamo dare risposte più precise. Sappiamo che i primi Neandertal vivevano già in Europa 300.000 anni fa, discendenti da una specie umana africana a sua volta antenata di Homo sapiens. Noi Sapiens moderni e i neandertaliani siamo dunque fratelli.
Neandertal parlava, di certo mangiava molta carne, cacciava, viveva in clan dispersi su un enorme territorio tra Europa, Asia settentrionale e Medio Oriente. Era cannibale ma seppelliva i morti, almeno nel periodo tardivo; si prendeva cura degli infermi, fabbricava grandi quantità di strumenti litici, si vestiva e aveva un pensiero simbolico. Gli studi di genetica confermano che nel DNA degli europei di oggi c'è ancora tra l'1 e il 4% di DNA neandertaliano.
Dunque, ci siamo incrociati.
In altre parole, noi europei siamo, almeno in parte, i diretti discendenti di Neandertal. La repentina scomparsa dei neandertaliani, circa 35.000 anni fa, non è pertanto imputabile a un massacro. Più probabilmente è stata una fusione tra due popolazioni umane. Mio caro Neandertal, bentornato in famiglia.
Scheda creata Venerdi' 23 febbraio 2018
La collana Nuovi saggi Bollati Boringhier

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