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Campedel
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STEN VIVECA
Estate senza ritorno
STEN VIVECA, Estate senza ritorno
Autore:
STEN VIVECA
Titolo:
Estate senza ritorno
Descrizione:
Editore:
Marsilio
Data di edizione:
2018
Pagine:
443
Dimensioni cm.:
21,5x14,5
ISBN13:
9788831709293
Codice:
306637
Collana:
Marsilio Farfalle 0
Prezzo:
Disponibilità:
* Offerta valida 30 giorni (fino ad esaurimento scorte)
€ 16.65
PRODOTTO ESAURITO: non disponibile
Dati aggiornati a 2018
0 - 168 0
Lingua
Italiano
Allegati:
Non disponibile
NON DISPONIBILE

STEN VIVECA, Estate senza ritorno, Marsilio in campedel.it
Descrizione
L'estate senza ritorno
Viveca Sten

Weekend di solstizio a Sandhamn. In occasione della tradizionale festa di mezza estate, le barche a vela affollano il porto e i pontili sono presi d'assalto da gruppi di ragazzi che si riuniscono per celebrare il giorno più lungo dell'anno. Nella folla, nessuno sente la disperata richiesta di aiuto di una di loro, che finisce per accasciarsi sulla riva, priva di sensi. Anche Nora Linde si prepara a una serata di festa insieme a Jonas, con cui ha iniziato da poco una relazione che l'ha aiutata a gettarsi alle spalle un matrimonio infelice.
Ma l'entusiasmo lascia il posto all'angoscia quando Wilma, la figlia quattordicenne di Jonas, scompare e sulla spiaggia viene trovato il corpo senza vita di un suo amico. Dalla centrale di Nacka a Stoccolma, l'ispettore Thomas Andreasson raggiunge l'isola dell'arcipelago per guidare le indagini e fare luce su una storia ingarbugliata in cui, in un mondo di adolescenti smarriti, ognuna delle persone coinvolte ha la propria versione dei fatti e la propria verità da difendere.

Intervista all'autrice

L'estate senza ritorno appartiene al ciclo “I misteri di Sandhamn”, da cui è stata tratta una serie tv trasmessa anche in Italia. Che cosa fa di questa piccola isola nell’arcipelago di Stoccolma la location ideale per i suoi thriller?

Quando ho cominciato a scrivere, ho voluto porre al centro delle mie storie il luogo che più amavo al mondo. Fin da bambina ho trascorso ogni estate nella casa di fa miglia acquistata a Sandhamn dal mio bisnonno Oskar. Credo sia il contrasto tra l’ambientazione idilliaca e i crimini terribili cui fa da sfondo a catturare il lettore e a permettere a me di scrivere storie interessanti.

Una ragazza lacera e piangente si trascina tra la folla che festeggia il solstizio d’estate sui pontili e sembra non accorgersi di lei. L’immagine di apertura del romanzo ne anticipa uno dei temi chiave, la spaccatura tra giovani smarriti e adulti distratti. Da scrittrice e da ma dre, come vive questo divario?

In effetti, come madre di tre figli comprendo benissimo gli alti e bassi emotivi dell’essere genitori e le varie fasi attraversate da bambini e ragazzi che man mano recidono i legami con la famiglia. Una transizione che può essere molto difficile, soprattutto con gli adolescenti. Volevo scrivere del divario comunicativo tra adulti e ragazzi, ma anche di cosa significa crescere dei figli in un ambiente estremamente agiato, dove però il denaro non può sostituire il sostegno e il coinvolgimento che solo l’affetto sa dare.

All’indomani dei festeggiamenti, su una spiaggia viene trovato il cadavere di un sedicenne con il cranio fracassato. A condurre le indagini è l’ispettore di polizia Thomas Andreasson. Quale ruolo ha affidato invece a Nora Linde, amica d’infanzia di Thomas?

In questo libro Nora entra in scena quando le viene chiesto di ospitare per breve tempo due ragazze che svolgono un ruolo fondamentale nella trama. Per di più, durante i festeggiamenti del solstizio scompare Wilma, la figlia quattordicenne dell’uomo con cui Nora ha da poco iniziato una relazione.

Ha dichiarato in un’intervista: «Mentre scrivevo questo romanzo mi è capitato di non riuscire a trattenere le lacrime». Anche lei ritiene che il vero mistero al centro di un giallo si celi nel buio del cuore umano?
Uno scrittore dev’essere sempre onesto con se stesso, soprattutto se vuole che i lettori interagiscano con la storia e i personaggi. Un po’ come in un ballo: l’autore muove un passo e il lettore un altro. La maggior parte di ciò che scrivo è frutto d’invenzione, ma l’impatto emotivo è autentico e alimentato dai miei sentimenti. Devo mettere il cuore in ogni parola per coinvolgere i lettori e ultimare un romanzo di cui possa davvero essere orgogliosa.
Quando ho scritto questo libro, i miei tre figli avevano 10, 13 e 16 anni, e credo di avere utilizzato la storia per convogliare molte delle mie preoccupazioni sul vederli far tardi la sera …
Scheda creata Sabato 7 luglio 2018
La collana Marsilio Farfalle

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