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ANDREOLI VITTORINO
Homo stupidus stupidus L'agonia di una civiltà
ANDREOLI VITTORINO, Homo stupidus stupidus L
Autore:
ANDREOLI VITTORINO
Titolo:
Homo stupidus stupidus L'agonia di una civiltà
Descrizione:
Editore:
Rizzoli libri
Data di edizione:
agosto 2018 1^ edizione
Pagine:
252
Dimensioni cm.:
15x24
ISBN13:
9788817103206
Codice:
308129
Collana:
Rizzoli Saggi italiani 0
Prezzo:
Disponibilità:
* Offerta valida 30 giorni (fino ad esaurimento scorte)
€ 18.05
PRODOTTO ESAURITO: non disponibile
Dati aggiornati a agosto 2018
0 - 22 0
Lingua
Italiano
Allegati:
Non disponibile
NON DISPONIBILE

ANDREOLI VITTORINO, Homo stupidus stupidus L'agonia di una civiltà, Rizzoli libri in campedel.it
Descrizione
Homo stupidus stupidus. L'agonia di una civiltà
by Vittorino Andreoli

E possibile scongiurare l'agonia in cui sta scivolando la nostra civiltà?
Che ne è dell'uomo quando smarrisce i benefici garantiti dalla parte più evoluta del suo cervello?
Quando delega le sue funzioni ad appendici digitali, vere e proprie protesi, innescando una regressione che cancella ogni traccia del salto evolutivo per cui è stato definito sapiens sapiens, diventando stupidus stupidus?
Quando la nostra mente perde progressivamente la razionalità e l'affettività, e intanto muore l'etica, muoiono gli dèi, che vengono sostituiti dal denaro e dal successo?

Vittorino Andreoli sa che l'uomo si può "rompere", come psichiatra ha seguito e curato molti pazienti aiutandoli a sollevarsi dalle loro cadute. Ecco perché non ha perso la fede nell'uomo e nelle sue possibilità. In queste sue nuove pagine vuole lanciare un allarme e spingerci a riflettere sulla regressione del nostro tempo, che rischia di cancellare le conquiste che hanno segnato la storia dell'Occidente.
Convinto che la morte di una civiltà possa essere osservata e testimoniata, e che se ne possano indicare i segni premonitori, mette a fuoco tre comportamenti talmente diffusi da essere diventati regole: la distruttività, la caduta dei princìpi primi che sono alla base del vivere sociale e l'uomo senza misura. Intorno a questi tre grandi temi, svolge la sua analisi arrivando alla conclusione che l'uomo vada ormai escluso dall'ambito del la sapienza.
Il tratto che oggi lo definisce meglio è l'essere stupidus, secondo il significato etimologico, che condivide la radice con "stupore".
Lascia infatti attoniti, sbalorditi, che un uomo possa assumere gli atteggiamenti dominanti nel nostro tempo, ma ancora più incredibile è che lo possa fare una comunità intera, un popolo.
Un margine per invertire la rotta ancora c'è, per farlo occorre però riaffermare i princìpi che permettono il procedere della ragione, la bellezza della cooperazione contro l'esasperato individualismo, integrando sentimenti e razionalità.

Scheda creata Venerdi' 31 agosto 2018
La collana Rizzoli Saggi italiani

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