Descrizione | |
Sull'Everest Tenzing Norgay - James Ramsey Ullman pubblicato da Piemme Il 29 maggio del 1953 Tenzing Norgay ed Edmund Hillary conquistano l'Everest, compiendo un passo fondamentale nella storia dell'alpinismo. Prima e dopo quella leggendaria ascensione, Chomolungma, «la montagna così alta che nessun uccello può sorvolarla», ha reclamato le vite di decine di scalatori, ma in quella storica mattina, a 8.850 metri d'altezza, nel regno dell'aria sottile, il mondo è tutto sotto i loro piedi, esausti e gelati. Tenzing Norgay è un figlio dell'Everest, il discendente di generazioni di umili contadini e pastori di yak. Avrebbe dovuto diventare lama, ma l'amore per le montagne è stato più forte. Solo pochi giorni prima del trionfo, all'Himalayan Club di Darjeeling, molti dei soci avevano sghignazzato della prospettiva che un "portatore" potesse conquistare quella vetta, realizzando un'impresa destinata a riecheggiare in ogni angolo del pianeta - e a dare il via a una ridda infinita di p olemiche. Sette uomini della sua regione erano morti sotto una grande valanga nella spedizione del 1922, e due anni dopo gli scalatori Mallory e Irvine erano scomparsi in prossimità della cima. Ma lo sherpa del Solo Khumbu, il bambino venuto alla luce nei pressi del monastero buddista di Ghang La, è riuscito a coronare il sogno di tutta una vita, portando a compimento gli sforzi delle spedizioni che da trent'anni si affannavano sulle terribili pendici ghiacciate della "Dea Madre del Mondo". Più "in alt o", ora, c'è solo il cielo | |
Scheda creata Venerdi' 26 ottobre 2018 | |
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