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FRANZINELLI MIMMO
Fascismo anno zero
FRANZINELLI MIMMO, Fascismo anno zero
Autore:
FRANZINELLI MIMMO
Titolo:
Fascismo anno zero
Descrizione:
1919: la nascita dei Fasci italiani di combattimento
Editore:
Mondadori
Data di edizione:
gennaio 2019 1^ edizione
Pagine:
289
Dimensioni cm.:
22,5x15
ISBN13:
9788804708315
Codice:
312373
Collana:
Le Scie nuova serie 0
Prezzo:
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Lingua
Italiano
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FRANZINELLI MIMMO, Fascismo anno zero, Mondadori in campedel.it
Descrizione
Fascismo anno zero. 1919: la nascita dei Fasci italiani di combattimento
by Mimmo Franzinelli
pubblicato da Mondadori
Collana Le scie

Il 23 marzo 1919 è una data cardine nella storia d'Italia.
Quel giorno, a Milano, in piazza San Sepolcro, al primo piano di Palazzo Castani, elegante edificio di fine Quattrocento, l'ex socialista Benito Mussolini fonda i Fasci italiani di combattimento.
Sulla scena politica irrompe un movimento di tipo nuovo, aggressivo e dinamico, che n on solo mescola estremismo di destra e radicalismo di sinistra ma raccoglie simpatizzanti di ogni genere: Arditi, futuristi, reduci, massoni, socialisti, sindacalisti rivoluzionari, anarchici.
La maggior parte di loro sono giovani.
Il programma è avanzato e decisamente riformista: si propongono la Costituente repubblicana dei combattenti, l'abolizione del Senato, il suffragio universale maschile e femminile, l'introduzione delle otto ore lavorative.
Mussolini, in particolare, vuole affidar e la guida del Paese a una nuove élite, l'aristocrazia dei combattenti.
L'obiettivo è spodestare la vecchia classe dirigente liberale, scongiurare il pericolo bolscevico e conquistare il potere. Dalle colonne de «Il Popolo d'Italia», il quotidiano interventista creato nel 1914 grazie ai finanziamenti degli industriali, Mussolini rivendica l'annessione di Fiume e della Dalmazia, soffia sul fuoco della crisi economica, legittima l'uso della violenza come strumento di lotta politica (il primo assalto alla sede dell'«Avanti!» avviene il 15 aprile 1919).
Eppure, per il fascismo delle origini le elezioni di novembre si rivelano un insuccesso: Mussolini non viene neppure eletto alla Camera ed è addirittura arrestato per violenze.
Come il leader fascista reagì alla sconfitta e riorientò il suo movimento verso nuove prospettive?
Chi lo aiutò in quel frangente?
Lo spiega in maniera Mimmo Franzinelli, ponendo al centro della sua analisi proprio il diciannovismo, ossia quella pericolosa miscela di violenza verbale e fisica che avvelenò il clima sociale dell'epoca, scatenando lampi di guerra civile.
Per la prima volta, sulla base di inedite fonti d'archivio, l'autore ha potuto ricostruire le variegate identità e i tortuosi percorsi biografici di chi, quel 23 marzo 1919, partecipò all'«adunata», un evento che la propaganda di regime - inventando il «brevetto di sansepolcrista» - innalzerà a vero e proprio mito fondativo del fascismo.
A un secolo esatto di distanza dalla fondazione dei Fasci italiani di combattimento, le pagine di Franzinelli hanno il merito di gettare nuova luce sull'avventura politica e personale di Mussolini e di ricostruire, in maniera scrupolosa, il preludio di una dittatura.
Scheda creata Martedi' 29 gennaio 2019
La collana Le Scie nuova serie

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