Descrizione | |
"Questo nostro libro racconta la storia “dal basso”, cioè dalla quotidianità ordinaria delle persone. Nessun fatto eclatante, ma vite vissute da gente della “porta accanto”, con le quali anche noi possiamo identificarci. È un percorso attraverso fotografie e aneddoti che manifestano quanto il nostro quartiere di Mussoi abbia avuto, nel trascorrere degli anni, una storia affascinante e spesso inedita. Siamo introdotti, in ogni pagina, nella conoscenza di volti concreti che hanno dato vita a feste di quartiere, manifestazioni varie, laboriosità e intraprendenza con le quali ancora oggi possiamo confrontarci e insegnando qualcosa alle nuove generazioni." ( fra EsterinoBiesuz) “Mussoi tra storia e ricordi. Il quartiere e la sua gente nelle foto di ieri e di oggi”, curato da Costantino Cavallini e Giorgio Reolon e stampato da Grafiche Longaronesi è un corposo volume che tramite 440 pagine e circa un migliaio di fotografie raffigura un ampio e multiforme ritratto del vivace quartiere di Mussoi. Si tratta di un lavoro “corale”, frutto di tantissime persone che hanno voluto condividere le loro testimonianze e le loro foto e che hanno reso possibile questa grande ricostruzione della memoria e del passato – le radici di una comunità – utile anche per la comprensione del presente, in una prospettiva di continuità. Grazie alle radici, l’albero è vivo, è sostenuto e trae nutrimento. Nelle intenzioni dei curatori, questo volume vuole essere un ideale album fotografico di fa miglia, carico di volti e di ricordi, pieno di vita, e offerto alle generazioni che verranno. Il libro non fossilizza il passato, non è statico, ma vuole essere dinamico, testimonia la crescita di una comunità di persone. Fino ai primi anni del Novecento questa fetta di territorio della periferia nord di Belluno era solo un piccolo pugno di case – qualche casa colonica e qualche villa – in mezzo l’antica chiesetta dei Santi Filippo e Giacomo con la casa natale di papa Gregorio XVI (demolita nel 1968), tutto intorno solo campagna, nonché le cave di argilla e le fornaci, preziosa risorsa economica dell’area. La costruzione delle caserme alla vigilia della Prima guerra mondiale modificò questo pianoro; negli anni Trenta si aggiunsero il convento dei frati cappuccini e il famoso stabilimento di Elettrocostruzioni Chinaglia. La vera trasformazione avvenne però con il boom economico, tra anni ’50, ’60 e ’70, quando si assistette a un grande sviluppo edilizio, con le case e i condomini che crebbero come funghi . Le fotografie di archivi pubblici e privati, gli articoli dei giornali, le testimonianze, dopo lunghe e pazienti ricerche, ripercorrono questa evoluzione e permettono di fare un tuffo nel passato: mettono in scena anche la vita del quartiere, animata da persone, famiglie, esercizi commerciali, e quella della parrocchia dei frati cappuccini, istituita nel 1956, che ha visto – e continua a vedere – la partecipazione di ragazzi e giovani. | |
Scheda creata Martedi' 18 febbraio 2025 | |
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