Descrizione | |
Il volume copre l'arco temporale che va dal 1979, inizio della prima legislatura a suffragio universale diretto del Parlamento europeo fino al 2024. Quasi come un sussidiario, propone testi scritti da o per la Fondazione "Montagna e Europa", suddivisi in quattro sezioni: temi di inquadramento generale per un'Europa "federale"; montagna vista (e non vista) da Strasburgo e Bruxelles; le basi da cui ripartire nella riforma dei Trattati; infine un pacchetto di documenti corredati da puntuali domande e risposte nonché da una cronologia. Sono molti gli spunti che il volume mette in evidenza: da contributi giuridici sulla «complessiva notevole inadeguatezza» dell'attuale ordinamento Ue alle analisi sulla situazione delle zone montane nel contesto europeo, prima e dopo il Trattato di Lisbona (2009). Da quel momento, infatti «una lunga aspettativa dei territori montani europei - vale a dire quella di un riconoscimento esplicito della loro specificità negli atti fondamentali dell'Unione - trova finalmente risposta dopo decenni di auspici incompiuti» ed è incorniciata nell'articolo 174 del Trattato sul funzionamento dell'Unione (Tfue). Secondo l'Istat (2020) «quasi un terzo del territorio dell'Unione europea è definibile come montano, in queste aree risiede poco meno di un quarto della popolazione europea». | |
Scheda creata Martedi' 6 maggio 2025 | |
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