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CASON ESTER /ED.
COMMON Montagna e comunitą
CASON ESTER /ED., COMMON Montagna e comunitą
Autore:
CASON ESTER /ED.
Titolo:
COMMON Montagna e comunitą
Descrizione:
Geografia e paesaggio delle Dolomiti Patrimonio Mondiale
Editore:
Fondazione Angelini
Data di edizione:
ANTEPRIMA
in uscita a settembre 2025
Pagine:
155
Dimensioni cm.:
21x30
ISBN13:
9788886106702
Codice:
370387
Collana:
Per la conoscenza 0
Prezzo:
Disponibilitą:
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Dati aggiornati a settembre 2025
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Lingua
Italiano
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CASON ESTER /ED., COMMON Montagna e comunitą, Fondazione Angelini in campedel.it
Descrizione
Il volume “COMMON Montagna e comunitą.
Geografia e paesaggio delle Dolomiti Patrimonio Mondiale”, a cura di Ester Cason, č stato pubblicato in preparazione al Corso annuale di formazione di Geografia, organizzato unitariamente nel 2025 dalle Fondazioni Giovanni Angelini e Dolomiti UNESCO con l’Universitą di Padova, per la conoscenza scientifica di gruppi montuosi dolomitici riconosciuti da UNESCO patrimonio dell’Umanitą.
Nel caso specifico č stato analizzato un territorio molto significativo composto di cime e vallate a cavallo del Passo di San Pellegrino, che rientrano nel sistema n.
2 del sito delle Dolomiti Patrimonio Mondiale, gruppo della Marmolada, e n.
3, gruppo delle Pale di San Martino.
In apertura, Benedetta Castiglioni (Universitą di Padova, Consiglio scientifico Fondazione G.
Angelini), descrive la scelta del tema, che intende centrare l’attenzione sulla relazione profonda che esiste tra le Dolomiti intese come rilievi e strutture geologiche e le comunitą che c on esse si rapportano, rapporto che ha dato origine a paesaggi unici presenti nei fondovalle dolomitici, esito di processi millenari di adattamento e riferimenti identitari di cui acquisire consapevolezza; informa poi che il Corso ha dato  l’opportunitą ai partecipanti  di ricevere crediti formativi dell’Universitą di Padova, riconosciuti, tramite opportuna certificazione, a livello europeo, in quanto rientrante nel progetto “Orizzonte Montagna” della stessa Universitą, che propone la conoscenza degli ambienti e contesti montani tramite corsi di formazione brevi e flessibili per professionisti in generale, compresi quelli dell’ambito educativo.
Di seguito, Mara Nemela (direttrice della Fondazione Dolomiti UNESCO) approfondisce il corretto rapporto tra Patrimonio Mondiale e patrimoni locali e sottolinea l’importanza di riconoscersi nel Patrimonio Mondiale partendo dal basso, dagli attori delle singole comunitą locali, dai valori culturali che esse esprimono, comunitą che si sentono parte di un patrimonio pił ampio.
Nella monografia l’attenzione č stata dedicata ad illustrare il patrimonio materiale e immateriale di localitą significative che ruotano intorno al Passo di San Pellegrino, dalla vallata trentina del Rif de Sčn Pellegrģn fino alla confluenza con l’Avisio a Moena, con le cime montuose che la sorvegliano dall’alto (dai Monzoni alla Costabčla, da L’Om Gran  al Sass da la Tas’cia) fino alla bellunese Val del Biois, tributaria del Cordevole, che si sviluppa all’ombra del Muląz e delle Zime de Focobón verso le Cime d’Auta, con sguardo su Civetta e Marmolada, e che viene anche descritta nelle tappe previste dall’ “Ecomuseo Valle del Biois”, di recente costituzione.
Buona parte del volume č dedicata agli aspetti geologici e geomorfologici di tutti i gruppi montuosi dell’area, compreso quello della Marmolada nella sua complessitą, che il geologo Danilo Giordano illustra con foto di grande chiarezza espositiva con l’ausilio di grafici e disegni, soffermandosi nel capitolo finale del volume sulle tappe dell’itinerario ad anello dal titolo “Una montagna di emozioni: dal Passo San Pellegrino a Sappade”.
Segue il contributo del geobotanico Cesare Lasen su “San Pellegrino, Marmolade, Alta Val del Biois.
Conoscenze sul patrimonio naturalistico vegetale”, in cui, anche avvalendosi delle nitide foto di Michele Da Pozzo, l’autore descrive i principali aspetti floristico-vegetazionali dell’area.
Il volume affronta anche problematiche urgenti che le comunitą di montagna devono oggi affronta re, a partire dalla velocitą e intensitą dei fenomeni della “crisi” climatica; all’interrogativo “Come le amministrazioni si stanno adeguando al cambiamento climatico?” il climatologo Roberto Barbiero (membro del Tavolo provinciale di coordinamento e di azione sui Cambiamenti Climatici di Trento) risponde fornendo dati aggiornati sulla programmazione in atto da parte del Trentino-Alto Adige e del Veneto; seguono, per quanto riguarda la problematica dello spopolamento montano, gli interessanti contributi di Michele Pellegrini (coordinatore Treviso e Belluno Legacoop Veneto) sulle Cooperative di comunitą in montagna come “riattivatore” della capacitą attrattiva dei territori montani e di Fabio De Lorenzo Smit (dottorando in studi storici e geografici all’Universitą di Padova e Venezia) sul tema del rapporto tra gli Ecomusei e le comunitą in area montana in tutta Italia.
Ester Cason si sofferma su alcuni toponimi e oronimi delle vallate di San Pellegrino e del Biois e relativi gruppi montuosi, secondo la metodologia della collana degli “Oronimi Bellunesi” della Fondazione G.
Angelini, mentre Roberta Marcolongo sottolinea le finalitą dell’Ecomuseo Valle del Biois, da lei diretto, che non intende configurarsi come luogo chiuso e nostalgico del passato, ma come luogo di aggregazione degli abitanti e di incentivazione verso turisti e nuovi residenti, attratti da un turismo slow, in armonia con la natura.
  La descrizione si inquadra nella trattazione di Sabrina Meneghello (ricercatrice a Cą Foscari, Post-Doc al DISSGeA dell’Universitą di Padova) su “La dimensione turistica della Val del Biois tra tradizione e innovazione.
Percorsi dal basso per un turismo di qualitą” sulla base di utili tabelle sulle tipologie di ricettivitą ed evoluzione della frequentazione della valle dal 2019 al 2024.

Scheda creata Martedi' 2 settembre 2025
La collana Per la conoscenza

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