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Un'introduzione
allo studio della politica internazionale
A cura di Alessandro Campi
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The Twenty Years’
Crisis – che compare per la prima volta in lingua italiana a settant’anni
dalla sua uscita nel 1939 – è l’opera più conosciuta e controversa di
Edward H. Carr.
Da molti è considerata un “classico” del pensiero politico del
Novecento: il primo tentativo di dare un fondamento teorico e scientifico
allo studio della politica internazionale. Ancora oggi la critica
all’idealismo politico-giuridico avanzata nelle pagine del libro viene
giudicata dagli studiosi una pietra miliare della tradizione del realismo
politico, della quale Carr – insieme a Reinhold Niebuhr e Hans J.
Morgenthau – è stato uno dei fondatori. Ed è questa la ragione della sua
duratura fortuna tra gli esperti di Relazioni internazionali e della sua
attuale diffusione nelle università di mezzo mondo.
Altri la considerano invece un testo di propaganda politica. La critica al
wilsonismo e all’equilibrio politico-diplomatico nato a Versailles e
garantito dalla Società delle Nazioni, che rappresenta il cuore del libro,
è stata letta come una giustificazione della politica di
“accomodamento” e “conciliazione” perseguita dalla Gran Bretagna nei
confronti della Germania hitleriana e drammaticamente smentita dallo scoppio
della Seconda guerra mondiale. Ed è questa la ragione che, secondo alcuni
giudizi, rende The Twenty Years’ Crisis un’opera datata e da consegnare
agli archivi, da leggere come un documento storico e non come un contributo
teorico utile per analizzare il mondo odierno.
Quale che sia l’interpretazione giusta – al lettore l’ultima parola
– si tratta comunque di un saggio brillante, polemico e ricco
d’erudizione, nel quale Carr ha affrontato temi e questioni (la dinamica
del potere nei rapporti tra Stati, il ruolo stabilizzante delle grandi
potenze, il futuro del nazionalismo, la dialettica tra realismo e idealismo,
la relazione tra morale e politica, la funzione e i limiti del diritto
internazionale) che hanno segnato la storia del Ventesimo secolo e che sono,
in larga parte, ancora al centro del dibattito contemporaneo
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