Murakami
Haruki
After Dark
Tokyo, un
quartiere che inizia a vivere quando cala il buio, strade dove le insegne di bar
e night club restano accese fino all'alba. Dalla mezzanotte alle sette del
mattino, alcune persone sono casualmente coinvolte in una squallida vicenda di
violenza. All'Alphaville, un love hotel gestito da Kaoru, un'ex
campionessa di lotta libera, una giovane prostituta cinese viene picchiata da un
cliente che poi fugge.
In una caffetteria poco distante, Mari, una diciannovenne studentessa di cinese
in cerca di solitudine, sta leggendo un libro; Takahashi, un giovane musicista
jazz disinvolto e chiacchierone, vorrebbe attaccare discorso ma si scontra con
la sua reticenza. Tuttavia, quando Kaoru cerca qualcuno che faccia da interprete
alla prostituta ferita, Takahashi, che con il suo gruppo sta provando in uno
scantinato vicino all'albergo, le suggerisce di rivolgersi alla giovane.
Mari viene così a contatto con un ambiente a lei estraneo, ma paradossalmente
riesce a comunicare con le persone che vi incontra in modo spontaneo e profondo:
per la prima volta vince la riluttanza a parlare di Eri, la sorella maggiore,
caduta in un letargo volontario dal quale non sembra volersi svegliare.
L'immagine della bellissima ragazza che sta per essere inghiottita nel
nulla attraverso lo schermo di un televisore apre un pericoloso spazio onirico
nel quale rischia in ogni momento di scivolare la realtà.
In bilico tra luce e tenebre - la soglia dove Murakami posiziona l'essere umano,
sempre sul punto di essere fagocitato da qualche oscura forza malevola -, Mari
parte dal difficile rapporto con la sorella per ritrovare un'affettività
rimossa. E intanto scopre in Takahashi, ragazzo solido e sensibile, un valido
interlocutore.
Tra i due giovani nasce l'abbozzo di un sentimento delicato che nella torbida
atmosfera di quelle ore ha una rincuorante freschezza.
"Librandosi al di sopra della generale tristezza, Murakami riesce a captare
le fosforescenze, in ogni luogo e in particolare nell'aura che avvolge le
persone: di notte e nella comunanza degli esseri umani, essa raggiunge l'apice
della luminosità".