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I tre termini del titolo - Paolo Scrittura Legge - costituiscono
il 'campo minato' dell'esegesi paolina, in riferimento sia
all'interpretazione dei testi sia al ritratto dell'Apostolo.
Dagli anni '70 questo campo ha iniziato a mutare contorni, ad opera degli
studi sviluppati nel mondo anglo-americano e definiti come New
Perspective.
Gli ambiti principali di tali ricerche riguardano: il giudaismo come
religione non del legalismo e settaria, bensì del nomismo del patto e
universale; il Common Judaism e i giudaismi; il movimento cristiano e
i cristianismi; la separazione delle vie tra giudaismo e cristianesimo; il
contesto storico-sociale delle comunità paoline; il rhetorical criticism,
che dà la priorità alla disposizione originale scelta da Paolo nelle sue
lettere; i diversi gradi di intertestualità tra le citazioni bibliche, i
contesti di partenza (l'Antico Testamento) e quelli di approdo (Paolo e le
sue comunità); la detronizzazione della giustificazione per la sola fide
e il partecipazionismo dell'essere in Cristo; il tentativo di 'deluteranizzare'
Paolo; la decostruzione e la ricostruzione della teologia degli avversari;
la rilevanza e l'irrilevanza della Legge nell'etica paolina…
Il saggio sulle complesse relazioni tra Paolo,
la Scrittura e la Legge prende come riferimento principale alcune delle
"grandi lettere" paoline (1 e 2 Corinzi, Galati e Romani,
Filippesi), giacché è in questo ambito che maggiormente risalta tale
rapporto triangolare.
Indice
I. La formazione farisaica
1. Introduzione. 2. Il fariseismo in Gal 1,13-17 e in Fil 3,2-6.
3. Conversione e/o vocazione? 4. Paolo, i farisei e il culto. 5.
Conclusione.
II. Gli avversari cristiani di origine
giudaica.
1. Introduzione. 2. Pseudapostoli e
superapostoli a Corinto. 3. Gli agitatori della Galazia. 4. I "cattivi
operai" e i filippesi (Fil 3,2-16). 5. Conclusione.
III. Le Scritture d'Israele.
1. Introduzione. 2. Echi e intertestualità. 3. L'autorità della
Scrittura. 4. Adempimento e promesse. 5. Tipologia e/o allegoria. 6. La
Scrittura e la dispositio retorica. 7. La Scrittura, la Legge e l'etica
paolina. 8. Conclusione.
IV. La Lettera ai Galati e lo scacco della
Legge.
1. Introduzione. 2. I prodromi della Prima lettera ai Corinzi. 3. I
galati e la Legge. 4. "Sotto la Legge". 5. Le promesse e la Legge.
6. Il riscatto di chi è sotto la Legge. 7. Le "opere della
Legge". 8. La "fede di/in Cristo". 9. Conclusione.
V. I forti e i deboli nelle comunità
domestiche di Roma.
1. Introduzione. 2. Gli stessi mattoni,
costruzioni diverse. 3. Identità etnica o etica? 4. Le ragioni del
conflitto. 5. Connotazione emica dei forti e dei deboli. 6. Conclusione.
VI. I forti, i deboli e la Legge.
1. Introduzione. 2. Una concessione per i deboli? 3. Il giudizio tra i
forti e i deboli e il giudizio di Dio. 4. Il morire e il vivere di Cristo e
per lui. 5. Abrogazione o concessiones per la Legge? 6. Un adiaphoron
rispetto a Cristo. 7. I forti, i deboli e l'inciampo d'Israele. 8. Le
categorie etiche di Romani. 9. Dall'a fortiori all'hysteron-proteron. 10.
Conclusione. Conclusioni: antiche e nuove prospettive a confronto.
L'autore
Antonio Pitta (1959) è
presbitero della diocesi di Lucera (FG), dottorato in esegesi biblica presso
il Pontificio Istituto Biblico e diplomato in scienze patristiche presso l'Augustinianum.
È stato preside della Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale
(Napoli), è ordinario di Nuovo Testamento presso la Pontificia Università
Lateranense e membro della New Testament Society.
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