Letteratura | Narrativa |
Affinati EraldoBerlinRizzoli | |
: È stata un’isola, Berlino, niente più che uno scoglio di autostrade, parchi e grattacieli, nel grande mare comunista del secondo Novecento. La Dynamo era la squadra di calcio di Erich Mielke, il capo della Stasi. Finché le redini del gioco le ha tenute lui, ha sempre vinto. Gli arbitri erano tutti corrotti.Più che un’auto, la Trabant è un simbolo. Nonostante la carrozzeria in cartone pressato e una velocità massima di 120 km/h, in Germania è la macchina più rubata.La Berlino di questo libro non conosce confini, né geografici, né storici. Parlano le statue, il Muro, i grattacieli, le stazioni, le vie, le piazze, i morti, i vivi. Parlano Jesse Owens, Vladimir Nabokov, Rosa Luxemburg, Franz Kafka, Marlene Dietrich, le aquile del Terzo Reich e la Madonna del Botticelli.Apre la Dea della Vittoria che stringe la lancia aspirando i profumi del Tiergarten; chiude Albert Einstein, il cui genio sembra scintillare nello sguardo rapido di un ragazzino in bicicletta. Eraldo Affinati scende nei bunker
sotterranei, nuota nelle piscine pubbliche, corre in BMW, sorride ai fantasmi, si perde in periferia, ritrova il sentimento italiano nei quadri della Gemäldegalerie e nelle canzoni di Mia Martini. Si rivolge a Marx ed Engels. Ammira gli studenti della Biblioteca Nazionale. Riflette nella Stanza del silenzio. Ci racconta degli Hohenzollern e delle giovani reclute morte sulle alture di Seelow per difendere
Hitler. | |
La collana: 24/7
I libri dell'editore Rizzoli
|
|
Data ultimo aggiornamento: Lunedi' 4 maggio 2009