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A un primo sguardo, l'accostamento dei nomi di Silvio Berlusconi e Adriano Olivetti potrebbe risultare eccentrico e suscitare, al più, stupore o curiosità. Eppure, come suggerisce Sandro
Bondi, non mancano evidenti affinità tra queste due figure di imprenditori "anomali", indisciplinati ed eretici, destinati a lasciare una traccia significativa nella storia del nostro Paese.
Scavando nel terreno delle analogie, pur senza mai dimenticare la differenza dei contesti, l'autore individua i tratti unificanti e
paradigmatici delle due personalità, e pone il frutto della loro energia creativa all'interno di un'unica cornice progettuale, spirituale ed etica.
Ugualmente interessati all'urbanistica, alla comunicazione e alla cultura - quasi che entrambi prefigurassero il destino "immateriale" dell'economia, sempre più legata al messaggio mediatico - Olivetti e Berlusconi ritengono che il capitale umano costituisca la fonte della produzione, non soltanto del capitale economico ma anche del capitale sociale, vale a dire
del tessuto originario della società, della communitas e della pólis. Ecco riemergere allora il vero principio della libertà economica - la capacità di espandere la creatività individuale, mettendola al servizio universale dell'uomo - e, insieme, la consapevolezza che ogni reale mutamento sociale, economico e culturale può passare solo attraverso il cuore e l'anima dell'individuo. E se Olivetti colloca questa sorta di "rivoluzione culturale" nel solco del personalismo comunitario del filosofo cattolico Emmanuel
Mounier, Berlusconi la converte in una politica concreta, tesa a tenere insieme ciò che le utopie violente e disumane del XX secolo hanno sempre disgiunto: l'Ideale e la Vita.
Se pensiamo a quanto, nei regimi totalitari, l'ideologia del lavoro ha comportato in perdita di vite umane e in alienazione sistematica della vita, dobbiamo riconoscere che sia Olivetti sia Berlusconi hanno scommesso sulle risorse interiori e creative dell'uomo, per affrancarlo definitivamente da ogni forma di "statolatria e partitocrazia". : |