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Le domande, poste da Tommaso Scandroglio, mettono in luce i più diffusi luoghi comuni su questi temi:
il concepito è già un essere umano?
Perché la donna non può decidere della sua salute ricorrendo all’aborto?
Se due ragazzi si amano, che male c’è ad avere rapporti sessuali prima del matrimonio?
E se due persone non si amano più, perché non divorziare?
L’affetto tra due omosessuali non è uguale a quello di due persone eterosessuali?
Non è meglio decidere di morire piuttosto che soffrire, come Welby?
La pena di morte è sempre sbagliata?
Osserva lo psicanalista Claudio Risé nella Prefazione: «Le false notizie sulla vita, e sulla morte, in questo libro riportate esattamente nelle domande fatte da Tommaso
Scandroglio, e confutate con precisione e competenza dagli intervistati, sono il risultato della separazione dell’uomo dal Padre che è all’origine della vita, e dello smarrimento, che ne consegue, dell’esperienza dell’amore, e del dono di sé, come indispensabile nutrimento dell’intero percorso
di vita, e delle relazioni che lo attraversano e fanno crescere».
Le risposte date dagli autori vogliono offrire al lettore facili motivazioni per smontare quelle «false notizie» così popolari.
Il libro è quindi un vademecum di scorrevole lettura per avere sempre la risposta giusta al momento giusto. M |