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Negli ultimi mesi della seconda guerra mondiale l'Italia è divisa in due dalla Linea gotica. Se gli alleati attaccheranno, Hitler risponderà con una ritirata strategica facendo "terra bruciata ". Verranno rase al suolo tutte le industrie e le infrastrutture del Nord Italia, comprese le centrali elettriche delle Alpi, mentre le armate della Wehrmacht confluiranno nelle fortezze alpine per combattere fino all'ultimo uomo.
Servendosi di abilissimi mediatori (agenti svizzeri e fiduciari della Santa
Sede), i servizi segreti delle ss fanno sapere agli americani che sono disposti a trattare: non ci saranno distruzioni né spargimento di sangue a condizione che agli ottocentomila armati tedeschi sia consentito di rientrare in patria per respingere l'invasore sovietico. Anche se gli americani non possono infrangere il patto di alleanza che li vincola ai russi, la prospettiva di conquistare l'Italia senza più combattere è molto allettante.
Si apre così a Berna la trattativa: nome in codice, Operation Sunrise. Suoi principali protagonisti: Allen
Dulles, capo della filiale di Berna dell'Office of Strategic Services americano, e il generale delle ss Karl
Wolff, plenipotenziario tedesco in Italia e pupillo di Himmler e Hitler. Quando, però, i russi scoprono il gioco, la fiducia fra Est e Ovest si incrina pericolosamente.
Ciononostante i contatti continuano e il 27 aprile 1945 due delegati tedeschi volano al comando alleato di Caserta e sottoscrivono la "resa incondizionata " delle armate tedesche
in Italia. La strada è libera e gli anglo-americani arrivano a Trieste in tempo per fermare l'avanzata dell'esercito jugoslavo, che potrebbe innescare un'insurrezione comunista nel Nord del paese. Il patrimonio industriale è salvo e la capitolazione, oltre a risparmiare migliaia di vite umane, contribuisce ad accelerare la fine generale del conflitto. Ma fu veramente una "resa incondizionata", oppure Wolff e le ss ebbero una contropartita?
La fuga di numerosi criminali nazisti nel dopoguerra e la tolleranza nei loro confronti in molti paesi, specialmente in Sud America, possono essere ricollegabili a quegli accordi?
Pino Adriano ricostruisce questa importantissima, ma non così nota, vicenda intrecciando molteplici fonti storiche: le memorie dei negoziatori, i rapporti degli agenti segreti, i carteggi dei leader politici e molti documenti, in parte inediti, di archivi italiani e stranieri.
E cerca di restituire, con taglio narrativo, l'atmosfera di quell'autentica spy-story che fu la
trattativa segreta fra Dulles e Wolff, in cui furono coinvolti anche molti personaggi, finora ritenuti secondari, a cui deve essere riconosciuta grande intraprendenza e buona parte del successo di tutta l'operazione
"Sunrise". M |