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Sulla sommità dei crocifissi risalta in genere una targhetta con le lettere I.N.R.I., iniziali latine di Jesus Nazarenus Rex
Judaeorum, Gesù Nazareno Re dei Giudei. È il cosiddetto «titolo della Croce», di cui riferisce il Vangelo di Giovanni
(Gv 19,19-20), così tradotto da san Girolamo nella Vulgata.
Nella basilica di Santa Croce in Gerusalemme a Roma viene custodita, in una teca d'argento e cristallo, la reliquia del
«Titulus Crucis», sopravvissuta a innumerevoli vicissitudini. Quale la s
ua origine e quale la sua credibilità?
Il primo ritrovamento del titolo avviene nel 320/325 a Gerusalemme da parte di Elena, madre dell'imperatore Costantino. Il secondo ritrovamento risale probabilmente al XII secolo nella basilica di Santa Croce. Il terzo si ha alla fine di gennaio del 1492. Quanto è documentabile il percorso della reliquia, quanto è verosimile e quanto è compatibile con i dati dei Vangeli?
Avvalendosi della filologia dei testi evangelici, dell'apporto della trazione rab
binica, delle fonti epigrafiche e letterarie extrabibliche, l'autrice accompagna con sicura competenza lungo un percorso dettagliato e documentato, arricchito anche da 12 pagine di tavole a colori.
Sommario
1 - Il titolo della Croce secondo gli evangelisti.
2 - Le lingue del titolo della Croce.
3 - Gli appellativi di Gesù «il Nazareno» e «il Nazoreo» in rapporto con
Nazaret.
4 - Gesù il Nazoreo: significato dell'appellativo secondo Matteo e secondo Giovanni.
5 - Il «titolo» e la sepoltura legale e provvisoria di Gesù.
6 - Il titulus Crucis custodito nella basilica di Santa Croce a Roma.
Bibliografia.
Indici.
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