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GENTILINI LUIGI

Campedèl

Raccolta di poesie di un "povero poeta" bellunese 
L' anfora, Rosanna, il gabbiano, le sirene, Sinfonia, il mio vento, Tu, Ave maria, la Certosa di Vedana: questi alcuni titoli delle composizioni uscite dalla penna di Luigi Gentilini, uno dei poeti più radicati e prolifici della nostra terra bellunese. 

E' facile riconoscere e riconoscersi nelle parole del poeta, che ama la vita "... con la tenacia di un condannato a morte". 
Per cogliere fino in fondo le sue "sciabolate" (così ama definire i suoi versi) bisogna lasciarsi ferire delle parole, scrigni di immagini preziose. A tratti il poeta può apparire impietoso nella descrizione di un'umanità che arranca, per la quale "...il tempo non è più sorpresa". Stupore e sorpresa invece sono le cifre della poesia di Gentilini, un cuore semplice che trasforma ciò che incontra trasfigurandolo. 

Radici nel cemento è la testimonianza di un "povero poeta", nel quale traspare la povertà bella, quella dello spirito, quella di un uomo che di fronte alla realtà non ha da dif endere nulla. 
Grazie Luigi, per il tuo coraggio! 
Non fuggire mai "... da questa follia d'amore".

  arch. Alberto Di Biasio Presidente della Sezione di Belluno dell'U.C.A.I. (Unione Cattolica Artisti Italiani)

La collana: Poesia

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