Dicono i marinai che sul mare, all'alba, «il vento scrive». Un segno fine come di chi provi su e giù il pennino di uno stilo.
Ma non uniforme, perché non c'è onda che sia uguale a un'altra onda. Immergendosi in questi racconti, il lettore si ritroverà ammaliato e impotente davanti a un naufragio antartico; sarà incantato dal silenzio delle sirene; affronterà il giro del mondo in solitario; incontrerà e befferà il Leviatano; scorgerà i «Merry Men» che ballano il loro sabba infernale sulla scogli
era, là dove Mare e Terra si scontrano.
Un'antologia che è anche un portolano di storie, zigzagante, temerario, entusiasta, che ti lascia la piena libertà di scegliere la tua rotta, i tuoi bracci di mare, il porto sicuro in cui approdare, e da cui certo ricominciare il viaggio.
|