Non prostitute, ma prostituite: costrette a vendere il proprio corpo da trafficanti senza scrupoli, che lucrano sulla loro pelle. Ecco le schiave del nuovo Millennio.
«Simbolo di ogni schiavitù è la catena: strumento che toglie alla persona libertà di azione per sottometterla al volere di un’altra. E come la catena è formata da molti anelli, così è la catena di queste nuove schiave del ventunesimo secolo. Gli anelli hanno dei nomi e sono quelli delle vittime e della loro povertà, degli sfruttat
ori con i loro ingenti guadagni, dei clienti con le loro frustrazioni, della società con la sua carenza di valori, dei governi con i loro sistemi di corruzione e di connivenze, della Chiesa e di ogni cristiano, con il silenzio e l’indifferenza. Ma questa catena si può spezzare» (sr. Eugenia Bonetti).
Le autrici
Anna Pozzi. Giornalista e scrittrice, lavora per «Mondo e Missione» e collabora con numerose testate. Ha scritto, curato e collaborato a diversi libri. Dal 2007 segue un progetto dedic
ato alla tratta di donne nigeriane per lo sfruttamento sessuale, denominato “Mai più schiave”.
Suor Eugenia Bonetti, missionaria della Consolata, nativa di Bubbiano (Mi), è stata per 24 anni in Kenya. Al ritorno comincia a lavorare in un Centro d’ascolto e accoglienza della Caritas di Torino, con donne immigrate, molte delle quali nigeriane, vittime di tratta. Dal 2000 è responsabile dell’Ufficio tratta dell’Unione superiori maggiori italiane (Usmi).
Saggi, diari, interviste,epistolari sugli argomenti di attualità destinati domani a diventare storia. Gli autori, protagonisti o osservatori, diventano testimoni degli eventi e delle storie narrate. La collana è diretta da Ennio Guerriero.
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