In lingua banyoro Zamu indica una sorgente d’acqua apparsa all’improvviso durante un lungo viaggio.
In quel nome è già racchiuso il destino della bambina nata in una notte di luna piena, tra le grida di dolore della madre e l’impasto di fango e cenere che da secoli le levatrici spalmano sull’addome delle partorienti.
È il 1962, quello stesso giorno l’Uganda ottiene l’indipendenza ma, contro ogni speranza, si avvia a una storia di dittatura, militarizzazione e violenza.
Zamu vive tutto questo su
lla propria pelle: figlia di un capotribù, cresce forte, intelligente e vitale ma a soli sedici anni viene costretta a sposare, secondo tradizione, un uomo sconosciuto e molto più vecchio.
Alla prima vedovanza ne segue una seconda, finché la donna si trova a crescere da sola i figli e a trascinarli con sé in una disperata fuga dalla guerra civile che sta devastando il Paese.
Quando ormai crede di aver toccato il fondo, scopre di essere malata.
Da dieci anni un nuovo flagello sta se
minando morte e distruzione in Africa: l’Aids. Quello che dovrebbe essere il colpo definitivo, si rivela però un’insospettabile ancora di salvezza: Zamu incontra gli uomini e le donne dell’Avsi e del Meeting Point, persone speciali, animate dall’amore per gli altri e illuminate dalla gioia profonda che può essere solo il segno di una forza superiore.
Grazie a loro, la donna scopre l’amicizia vera, la generosità dell’altruismo e soprattutto la fede.
Nell’esperienza del servizio ai malati lei st
essa riuscirà a soddisfare quella sete di assoluto che ha sempre avvertito.
Un storia vera, durissima e commovente, raccolta dalla viva voce di Zamu dal medico italiano che l’ha curata e vista rinascere. Una vita toccata dall’incontro con il mistero del divino che parla al cuore di ognuno di noi.
L'autore
ALBERTO REGGIORI, chirurgo, ha vissuto per dieci anni con la moglie Patrizia in Uganda, dove sono nati tre dei suoi sette figli. Attualmente lavora in un ospedale vicino a Varese pur continu
ando a svolgere missioni sanitarie in Paesi africani, ad Haiti e in altre aree critiche. Ha raccontato la sua esperienza in un libro, Dottore, è finito il diesel (Marietti 2004).
La sua email è areggiori@tin.it
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