La fase di esecuzione dei contratti pubblici è soggetta ad un intenso intervento del diritto europeo, soprattutto in relazione al divieto di apportare modifiche sostanziali all’equilibrio economico del contratto dopo la stipulazione dello stesso (sentenza Pressetext della Corte di Giustizia).
Se si tiene conto che nella esecuzione delle opere pubbliche quasi mai il contratto viene eseguito senza che ne venga modificato il testo iniziale, ivi compresi gli elaborati progettuali, si può comprender
e la pervasività di tale principio.
Il volume esamina i principi di diritto europeo applicabili all’esecuzione delle opere pubbliche (cap. I) e poi la normativa italiana (D. Lgs. 163/06 e D.P.R. 207/10) affrontando prima le fasi relative alla ordinaria esecuzione dell’opera pubblica (cap. II) e poi le fasi patologiche, quali la modifica del contratto in corso di esecuzione (cap. III) e l’anticipata cessazione del contratto (cap. IV). La trattazione è accompagnata dall’esame della più recente giu
risprudenza civile ed amministrativa e dà conto delle principali divergenze nella lettura e nell’applicazione dei testi normativi.
Per la risoluzione di alcuni problemi interpretativi di particolare rilevanza, viene utilizzato il metodo comparatistico, ovvero l'esame della modalità con le quali la medesima questione è risolta in altri ordinamenti giuridici (in particolare, quello francese) al fine di trarne spunti di lettura del diritto italiano, così come del diritto europeo applicabile all’ese
cuzione delle opere pubbliche in Italia.
SOMMARIO
I. Il diritto europeo.
II. Gestione ordinaria del contratto.
III. Modifiche al contratto in corso di esecuzione.
IV. Cessazione anticipata del contratto.
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