L'opera lirica è senza dubbio una componente fondamentale della nostra identità nazionale, tanto che si dice che l'Italia l'ha fatta Cavour mentre Verdi e Puccini hanno fatto gli italiani. Dopo periodi poco fortunati, di questi tempi, nonostante i tagli dei finanziamenti pubblici, l'Opera sta riscoprendo un rinnovato interesse del pubblico.
Alberto Mattioli, giornalista esperto di lirica, ha recentemente tagliato il traguardo delle 1000 recite viste: un percorso iniziato da bambino, tra sbadigli e pisolini su vellutate poltrone, e decollato in adolescenza quando l'Opera diventa una sorta di dipendenza fisica e psicologica. Da quel momento la recita in teatro attraverserà costantemente la vita del nostro protagonista fino ad oggi. Rivivendo la sua decennale esperienza, tra sfarzosi teatri e grandi tenori, trionfi epocali e fiaschi apocalittici, l'autore ci racconta perché l'Opera ti cambia la vita, quale forza sublime riesce a trasmettere e che curiosità induce un genere di spettacolo dove, come diceva Bernard Shaw "un uomo viene pugnalato e invece di morire, canta". Un inno e un manifesto per una forma di spettacolo diventata arte anche grazie a noi italiani. | |
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Data ultimo aggiornamento: Venerdi' 30 marzo 2012 |