Il mercato esige la disponibilità immediata della merce e pertanto i trasporti devono essere sempre più veloci e ridurre ogni occasione di interruzione del flusso logistico. Purtroppo però, trasporti veloci e trasbordi frequenti (funzionali alla intermodalità) sono le premesse dell’aumento di sinistrosità e sinistralità curabili solo con una completa visione del risk management che non può prescindere da una più consapevole e sapiente strategia assicurativa. Ora, per fortuna, i ceti mercantili dispongono di prodotti assicurativi moderni, completi e di quasi illimitata magnitudine, ma proprio perché così sofisticati, c’è il rischio che i “non-addetti ai lavori” vi si smarriscano nella ricerca della migliore opzione: - Polizza Italiana o Polizze inglesi? - Polizze danni o di Responsabilità? - Rischio Base o Pieno Rischio? - Assicurazioni in proprio o contingency? - Per i più pregiudizievoli danni immateriali esistono forme di ristoro, posto che le Assicurazioni Trasporti coprono so lo i danni diretti e materiali? A questi e ad altri spinosi interrogativi sul mondo delle assicurazioni, dà risposta il Volume con l’analisi dei prodotti attuali e più moderni (Polizza italiana 1998, Institute Cargo Clauses 2009, ecc.), completo ora della Guida Ragionata agli Incoterms 2010, e analizzando di ognuno degli undici termini i collegamenti con le assicurazioni e quindi i riflessi assicurativi della compravendita internazionale con linguaggio convincente, com’è nel suo stile , anche nei passaggi più cruciali. | |
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Data ultimo aggiornamento: Sabato 28 luglio 2012 |