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RIVIS LUIGI
RIVIS LUIGI, La storia idraulica del Grande Vajont, AiCS editore
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La frana del Vajont
Alle ore 22,39 del 9 ottobre 1963 una enorme frana, staccatasi dal fianco settentrionale del monte Toc, č scivolata nel bacino del Vajont con una velocitŕ massima compresa tra 70 e 100 km/ora ed č risalita sulla sponda destra opposta, sopra il livello della diga.
La frana, dello spessore medio di 200 m su un fronte di 1800 m, per un volume di 260 milioni di mc, aveva il punto di distacco oltre 600 m sopra la diga.
Il tempo di caduta della frana, che si č mossa compatta, č stato valutato tra 20 e 25 secondi: al momento della tragedia, l’acqua nel bacino era 22 m sotto il livello di massimo invaso.
L’ondata, prodotta dall’impatto della frana nel lago, dopo aver distrutto gli alloggiamenti del personale e le strutture ausiliarie della diga, si č divisa: una parte verso est, cioč verso la coda del lago, distruggendo delle frazioni di Erto attorno al lago; l’altra ondata, del volume di 25 – 30 milioni di mc, passata sopra la diga, si č incanalata nella forra del Vajont verso il Piave e lo ha oltrepassato, distruggendo quasi tutto l’abitato di Longarone e danneggiando altre localitŕ limitrofe.
Le vittime sono state 1910: la maggior parte (1458) nel comune di Longarone (Belluno), le altre nei comuni di Castellavazzo (Belluno) e di Erto Casso (Pordenone).



 
L'AUTORE
Luigi Rivis, dopo il diploma di perito elettrotecnico conseguito presso l’Istituto Tecnico Industriale Statale “Segato” di Belluno, č entrato nel 1951, per concorso, nella SADE.
La sua carriera lavorativa, proseguita poi con l’ENEL, si č sempre svolta nel campo degli impianti per la produzione di energia idroelettrica, fino al pensionamento nel 1997.
Č stato responsabile degli impianti idroelettrici Piave-Boite-Mač-Vajont e successivamente vice direttore del Raggruppamento impianti idroelettrici Cordevole-Medio Piave-Cismon-Brenta.
Negli ultimi anni di lavoro, per la Direzione Centrale della Produzione Idroelettrica dell’ENEL di Roma, ha svolto vari incarichi di coordinamento su tematiche specialistiche relative alla generazione di energia elettrica.

Dal 1960 al 1966, contemporaneamente all’attivitŕ lavorativa, ha insegnato Impianti Elettrici all’ITIS “Segato”. Ha collaborato alla stesura e alla redazione di una decina di testi per gli Istituti Tecnici Industriali nel campo dell’Elettrotecnica; dei due volumi di Impianti Elettrici č stato il diretto estensore.

Ricercatore e autore di testi di storia locale, č stato tra l’altro anche promotore e coordinatore del l’iniziativa per ricordare i 100 anni dell’ITIS “Segato” e autore del libro: “Belluno 1905-2005: un secolo dell’Istituto Tecnico Industriale”.
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Data ultimo aggiornamento: Venerdi' 21 settembre 2012