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l saggio del prof. Luigi D’Alpaos su base scientifica ma con linguaggio divulgativo fa seguito al volume della Fondazione del 2016 “Un giorno ospite inatteso arrivò l’alluvione. Ricordi di un ingegnere su una battaglia perduta 1966-2016”, purtroppo esaurito. Il volume si avvale del sostegno della Regione del Veneto, della Provincia di Belluno e del Comune di Alpago e si presenta come un agile volumetto arricchito da grafici e 81 foto, che permettono di illustrare informazioni tecnico-scientifiche sul Lago di Santa Croce, sul bacino idrografico dell’Alpago e sull’intero sistema Piave, in cui rientrano lo stesso lago, il fiumicello Rai che ne è l’emissario e il Canale artificiale Cellina che nel lago convoglia le portate derivate dal Piave a Soverzene. Contiene anche preziosi suggerimenti per contrastare il rischio idraulico e prevenire esondazioni innanzitutto nell’area industriale di Paludi, ma anche lungo tutta l’asta del Piave, e utili considerazioni sulle concessioni elettro-irrigue della Provincia di Belluno in scadenza nel 2029 e da rinnovare, con i necessari approfondimenti sugli attuali disciplinari di utilizzazione del sistema Piave- Santa Croce-Fadalto. Il filo etico che sottende il volume è la preoccupazione dell’Autore, che è molto legato alla sua terra, di difendere gli abitanti della Montagna dai soprusi cui sono stati soggetti da parte dei poteri forti, assetati di acqua, della Pianura e della Città e che si sono evidenziati con il massimo vigore nel disastro del Vajont (che non potrà mai essere dimenticato e di cui non vanno ignorate le cause più profonde), ma che continuano ad emergere anche oggi in forme diverse e più subdole. Il linguaggio è pertanto volutamente incisivo. L’Autore è professore emerito di Idraulica dell’Università di Padova; si è dedicato in particolare alla modellazione matematica del comportamento idraulico di grandi sistemi idrografici primo fra tutti quello della laguna di Venezia e alle indagini sulle dibattute questioni della difesa dalle alluvioni dei principali fiumi veneti; i risultati delle sue attività di ricerca sono condensati in oltre 150 pubblicazioni; tra le tante accademie di appartenenza, è membro effettivo dell’Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti e componente del Consiglio Scientifico della Fondazione G. Angelini. La pubblicazione è destinata a lettori comuni che hanno a cuore le sorti del Piave e del Lago di Santa Croce e ad amministratori, tecnici degli enti locali, professio nisti della difesa del suolo, operatori di protezione civile nei confronti del rischio idraulico e geologico. | |
| Scheda creata Domenica 7 dicembre 2025 | |
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