Con quest'opera, scrive Alfredo Marranzini nell'introduzione, Rahner ha contribuito non senza difficoltà allo sviluppo del pensiero teologico contemporaneo.
Sviluppa in essa una antropologia teologica fondamentale, che può aiutare non poco l'uomo di oggi a orientare la propria vita a Colui che si è degnato di rivolgergli la sua "Parola" nella più autentica
concretezza storica.
In questa prospettiva Rahner esamina i rapporti tra rivelazione e grazia, tra filosofia della religione, metafisica e teologia.
La filosofia per lui è autenticamente cristiana quando, come antropologia teologica
fondamentale, dimostra che l'uomo per sua costituzione dev'essere sempre in ascolto di una possibile rivelazione di Dio; e perciò essa si sublima in teologia.
Essa forma l'uomo come possibile uditore del messaggio di Dio, nei limiti in cui tale capacità di ascolto deriva dalla natura stessa della creatura umana.
Questo libro è considerato il testo più profondo e valido di filosofia della religione.
I libri dell'editore Borla
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