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Paranoia  La lucida

ZOJA LUIGI

Paranoia La lucida follia nella storia

Bollati Boringhieri

Il paranoico spesso è convincente, addirittura carismatico. In lui il delirio non è direttamente riconoscibile. Incapace di sguardo interiore, parte dalla certezza granitica che ogni male vada attribuito agli altri. La sua logica nascosta procede invertendo le cause, senza smarrire però l’apparenza della ragione.

Questa follia «lucida» – così la definivano i vecchi manuali di psichiatria – è uno stile di pensiero privo di dimensione morale, ma con una preoccupante contagiosità sociale. Raggiung e infatti un’intensità esplosiva quando fuoriesce dalla patologia individuale e infetta la massa. Al punto da imprimere il proprio marchio sulla storia, dall’olocausto dei nativi americani alla Grande Guerra ai pogrom, dai mostruosi totalitarismi del Novecento alle recenti guerre preventive delle democrazie mature.

Finora mancava uno studio d’insieme sulla paranoia collettiva, rimasta terra di nessuno tra le discipline psichiatriche e quelle storiche. Per primo lo psicoanalista Luigi Zoja rico struisce la dinamica, la perversità e insieme il fascino, l’assurdità ma anche la potenza del contagio psichico pandemico, in un saggio innovativo che attinge a vastissime competenze pluridisciplinari.

Improvvisamente, vediamo con occhi diversi eventi che credevamo di conoscere, e comprendiamo quanto i paranoici di successo, Hitler o Stalin, fossero tali per la loro capacità di risvegliare la paranoia dormiente nell’uomo comune, colui che chiede a gran voce tra la folla la messa a morte di una minoranza subito dopo aver aiutato il figlio a fare i compiti. Orrori del passato? La luce della coscienza, ci ricorda Zoja, non è mai completa né definitiva. La paranoia può ancora affermare, a buon diritto: «La storia sono io».

l'autore
Luigi Zoja, già presidente della IAAP, l’associazione che raggruppa gli analisti junghiani nel mondo, ha lavorato a Zurigo, New York e Milano.

I suoi testi sono stati tradotti in quattordici lingue.
Tra i saggi più recenti:
Storia dell’arroganza. Psicologia e limiti dello sviluppo (2003),
La morte del prossimo (2009) e Centauri. Mito e violenza maschile (2010). 
Presso Bollati Boringhieri sono usciti: 
Il gesto di Ettore. Preistoria, storia, attualità e scomparsa del padre (2000), 
Giustizia e Bellezza (2007), 
Contro Ismene. Considerazioni sulla violenza (2009) e Al di là delle intenzioni. Etica e analisi (2011). 
Ha vinto per due volte (2002 e 2008) il Gradiva Award, assegnato ogni anno negli Stati Uniti alla saggistica psicologica.

La collana: Nuova cultura

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Data ultimo aggiornamento: Martedi' 13 settembre 2011